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04/10/2025 17:00:00

Pesca, Quinci a Bruxelles: “Servono risorse vere per il futuro delle marinerie siciliane”

“Quale futuro vogliamo dare alla pesca?”. Con questa domanda il presidente del Libero Consorzio comunale di Trapani, Salvatore Quinci, ha sintetizzato il senso dell’incontro tenutosi questa mattina a Bruxelles con il Commissario europeo alla Pesca, Costas Kadis.

 

Alla riunione, guidata dall’eurodeputato Marco Falcone, ha preso parte una delegazione delle marinerie siciliane – in rappresentanza di Sciacca, Trapani, Marsala e Mazara – con la presenza anche dell’ex sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola.

 

Quinci ha posto con forza il tema del futuro del comparto: “Gli indicatori ci dicono che il settore è in declino: i pescatori invecchiano, i giovani non entrano più nel comparto e le flotte sono sempre più vecchie. Per invertire questa tendenza servono risorse vere, che consentano di rinnovare le imbarcazioni e restituire fiducia a chi vuole ancora fare impresa in mare”.

 

Il presidente ha quindi indicato tre priorità ritenute decisive: “Il Mediterraneo dentro il Patto per gli Oceani come area strategica, una riforma della Politica Comune della Pesca nel 2026 che valorizzi le specificità dei nostri mari e una programmazione 2028-2034 che non parta da tagli insostenibili”.

Al centro del suo intervento la richiesta di un piano straordinario per il Mediterraneo: “Con i fondi oggi previsti sarà impossibile raggiungere gli obiettivi europei. Ho chiesto quindi l’apertura di un confronto vero sulle esigenze delle nostre marinerie e un piano che metta insieme pesca, sicurezza, sostenibilità ambientale e ricerca scientifica”.

Quinci ha sottolineato come il rinnovo della flotta sia “un punto centrale: non significa solo sostituire barche vecchie, ma costruire un sistema sicuro, efficiente dal punto di vista energetico e rispettoso degli stock ittici”.

 

Dal canto suo, il Commissario Kadis ha riconosciuto la complessità delle sfide, ribadendo l’impegno della Commissione a “lavorare su soluzioni condivise”. Ha inoltre richiamato il ruolo della CGPM come sede di cooperazione internazionale, con “tolleranza zero” verso la pesca illegale e il riconoscimento dei pescatori siciliani come “veri guardiani del mare”. Il Commissario ha infine annunciato la volontà di recarsi in Sicilia per incontrare direttamente gli operatori del settore.

“ La nostra presenza a Bruxelles è un segnale forte: le marinerie siciliane non si arrendono – ha concluso Quinci –. Io continuerò a rappresentarne le ragioni con fermezza in Europa, perché la pesca non è solo economia, ma identità, cultura e futuro dei nostri territori”.