A Marsala spunta un’altra antenna di telefonia mobile. Con provvedimento unico n. 3948 del 26 settembre 2025, il Comune ha autorizzato la società INWIT S.p.A. (gruppo che gestisce infrastrutture per la rete Vodafone e altri operatori) alla realizzazione di una stazione radio base in contrada Ciancio, su un lotto di terreno privato.
Il progetto prevede l’installazione di un traliccio metallico alto 30 metri, sormontato da un pennone di ulteriori 3 metri, per un’altezza complessiva di 33 metri. La struttura ospiterà 7 antenne (4 “Legacy” e 3 di nuova generazione per la tecnologia 5G AAU5339W), oltre a 2 parabole da 60 cm di diametro. Alla base, una piattaforma in calcestruzzo armato ospiterà gli apparati tecnologici necessari al funzionamento.
L’impianto sarà delimitato da una recinzione metallica e dotato di accesso pedonale. A richiederne l’autorizzazione è stata INWIT S.p.A., tramite procura legale, con la garanzia di ospitare il gestore Vodafone Italia S.p.A..
Il lungo iter autorizzativo
Il via libera è arrivato dopo una serie di pareri favorevoli:
- ARPA Sicilia, che ha verificato la compatibilità elettromagnetica (luglio 2025);
- Autorità di Bacino, per il rischio idrogeologico;
- Genio Civile, per gli aspetti strutturali;
- la regolare registrazione del contratto di affitto tra la proprietaria del terreno e la società.
La società dovrà rispettare alcune condizioni: comunicare l’inizio lavori, nominare il direttore dei lavori, depositare la documentazione sugli impianti, apporre una targa identificativa sull’antenna e notificare la fine lavori con perizia tecnica.
I tempi: 12 mesi per avviare i lavori, 36 mesi per completarli.
Le domande inevase: perché a Marsala non esiste una mappa delle antenne?
Questa nuova antenna si aggiunge alle tante già presenti nel territorio marsalese, spesso oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini preoccupati per l’impatto ambientale e paesaggistico, oltre che per i possibili rischi legati all’aumento dei limiti elettromagnetici entrati in vigore nel 2024 per favorire lo sviluppo del 5G.
Ma il vero punto è un altro: Marsala non dispone di una mappatura pubblica delle antenne, né dei controlli effettuati sugli impianti esistenti. Un deficit di trasparenza che contrasta con l’esempio di Mazara del Vallo, dove l’amministrazione pubblica online:
- la mappa degli impianti attivi e delle nuove richieste,
- i verbali dei monitoraggi ARPA,
- la programmazione annuale dei gestori.
Dati aggiornati e consultabili da tutti, cittadini e comitati compresi.
Una questione aperta
A Marsala, invece, ci si muove nel buio. Ogni nuova antenna viene autorizzata singolarmente, ma non c’è un quadro d’insieme che consenta ai cittadini di capire quante antenne ci sono, dove sono collocate, quali emissioni generano e con quali risultati ai controlli ARPA.
Un lettore di Tp24, già nel 2024, aveva denunciato la proliferazione di impianti nella contrada Gurgo, chiedendo maggiore trasparenza e una valutazione seria sull’impatto paesaggistico. Quelle domande restano senza risposta.
La tecnologia 5G, con le sue promesse di velocità e connessioni stabili, avanza. Ma insieme cresce anche il malcontento di chi si sente escluso dai processi decisionali.
Marsala ha bisogno di una “mappa civica delle antenne”, pubblica e aggiornata. Perché la modernizzazione delle reti non può passare sopra la testa delle comunità locali.