L'antico “Molo Florio”, storico approdo cittadino situato proprio di fronte all’ingresso dell’omonima cantina, simbolo del patrimonio enologico e marittimo marsalese, è diventato "moderno". Il movimento politico ProgrettiAmo Marsala, guidato dall’ex vicesindaco della Giunta Grillo, Paolo Ruggieri, ha sollevato una serie di interrogativi sulla recente ricostruzione del molo, definendola un intervento che potrebbe aver snaturato un bene dall’alto valore storico e identitario.
In una nota, il movimento elenca una serie di domande rivolte all’Amministrazione comunale: si poteva demolire, considerata la sua storicità? Era necessaria ed eventualmente è stata richiesta l’autorizzazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani? Occorrevano tutte e quattro le scalinate, due delle quali portano solo a dei fitti canneti? Sarebbe stato quantomeno opportuno lasciare alcune vestigia dello storico molo?”
Le perplessità riguardano anche i grandi blocchi calcarei che, secondo quanto segnalato da ProgrettiAmo Marsala, sarebbero stati accantonati a poche centinaia di metri dal sito originario. “Sono forse i resti dell’antico molo?”, si chiedono. “E se sì, verranno ricollocati? Dove, per farne cosa e quando?”
Le immagini diffuse dal movimento mostrano il nuovo molo in cemento, dalle linee moderne e funzionali, ma privo — secondo i critici — di quell’atmosfera storica che per decenni aveva caratterizzato l’area. Da qui la preoccupazione che, nella fretta di “modernizzare”, si sia perso un tassello significativo della memoria cittadina.
“In mancanza di chiarimenti esaustivi — conclude ProgettiAmo Marsala — saranno avanzati formali atti ispettivi.”