A Trapani la sicurezza si impara davvero: scuola evacuata in 5 minuti
Una grande esercitazione, ma anche una lezione di cittadinanza attiva e prevenzione. A Trapani la Giornata provinciale della Protezione Civile ha chiuso la Settimana nazionale con una serie di simulazioni ed eventi che hanno coinvolto scuole, istituzioni e cittadini, sotto la guida della Prefettura, del Servizio provinciale di Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale.
All’Istituto Bassi-Catalano, circa 500 alunni, insieme a docenti e personale Ata, hanno partecipato a una simulazione di evacuazione completata in appena cinque minuti, raggiungendo ordinatamente l’area di sicurezza. Durante l’esercitazione, resa ancora più realistica dagli interventi della Croce Rossa, delle unità cinofile e delle associazioni di volontariato, gli studenti hanno potuto sperimentare in prima persona cosa significa affrontare un’emergenza.
Il Prefetto Daniela Lupo, che ha seguito l’intera giornata di esercitazioni fino alla prova sismica presso la Prefettura, ha richiamato l’attenzione sul tema centrale dell’iniziativa: «È fondamentale una pianificazione comunale aggiornata e condivisa. Conoscere il territorio e informare la popolazione sono le chiavi per una comunità più preparata e consapevole». Un messaggio che si traduce in un invito concreto ai Comuni a mantenere sempre aggiornati i propri piani di emergenza: «Solo una corretta comunicazione alla cittadinanza permette di evitare panico e comportamenti inadeguati durante le emergenze», ha aggiunto il Prefetto, sottolineando l’importanza della formazione continua e della sinergia operativa tra le varie componenti del sistema.
La giornata si è sviluppata tra piazza Vittorio Emanuele, dove sono stati esposti mezzi e attrezzature di soccorso, e i luoghi delle simulazioni. Studenti, cittadini e autorità hanno potuto confrontarsi con chi ogni giorno opera sul campo in caso di emergenza.
A raccontare il valore di questa giornata è stato Antonio Parrinello, responsabile provinciale della Protezione Civile: «Quella di oggi è stata un’esperienza completa e partecipata, che ha visto coinvolte numerose associazioni e corpi dello Stato. Dopo l’esercitazione alla Bassi-Catalano, abbiamo proseguito con la simulazione di evacuazione post-terremoto in Prefettura, alla presenza delle autorità civili e militari». Parrinello ha spiegato che l’obiettivo è proprio quello di mettere in rete le competenze: «Abbiamo dimostrato come la sinergia tra le diverse forze funziona davvero. I ragazzi sono stati straordinari e hanno vissuto un momento formativo che potrà essere utile anche in futuro, sapendo come comportarsi in caso di calamità».
Ma la prevenzione non si ferma alle scuole. Parrinello ha ricordato che la provincia di Trapani è una delle più attive in Italia nella lotta agli incendi boschivi, che rappresentano il principale rischio estivo: «Quest’estate siamo stati impegnati ogni giorno. Malgrado il grande lavoro, la provincia resta all’avanguardia nell’uso della tecnologia: i sistemi di rilevamento hanno permesso di intervenire tempestivamente su molti focolai. Solo una giornata di luglio, con condizioni estreme, ci ha messo in difficoltà distruggendo Monte Cofano e parte della Riserva dello Zingaro».
Proprio per questo la Protezione Civile sta lavorando con Prefettura, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale per affrontare le cause umane degli incendi: «Molti roghi nascono ancora da pratiche sbagliate come la bruciatura delle stoppie. Serve una regolamentazione più rigida e una maggiore consapevolezza, ed è su questo che stiamo lavorando insieme al Prefetto».
Innovazione e tecnologia sono due parole chiave anche per il futuro: «Non è vero che la tecnologia non funziona — ha detto Parrinello — anzi, ci ha permesso di prevenire decine di incendi. A breve sperimenteremo una nuova telecamera che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare le immagini in tempo reale: sarà la prima a livello internazionale e potrà rivoluzionare il nostro modo di intervenire».
Un approccio condiviso anche dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonio Galfo, che ha evidenziato il ruolo centrale del corpo nel sistema di emergenza: «Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresenta la componente fondamentale del servizio di Protezione Civile, la prima che interviene in caso di eventi calamitosi, dirigendo le operazioni tecniche e operative». Galfo ha ricordato che solo nel 2025, il Comando di Trapani ha già effettuato oltre 8200 interventi: «Sono numeri importanti, che dimostrano la mole di lavoro quotidiana e la capacità di risposta del sistema. Soprattutto durante l’estate, la collaborazione con Forestale, Protezione Civile e volontari è stata determinante per fronteggiare l’emergenza incendi».
Per il comandante, giornate come quella di oggi hanno una doppia funzione: «Servono a mettere in rete tutte le strutture operative, ma anche a far conoscere alla collettività l’importanza del lavoro di squadra. È stata una bellissima esperienza — ha concluso — utile per noi e formativa per gli alunni, che hanno potuto vedere da vicino cosa significa sicurezza, prevenzione e collaborazione».
Una giornata, dunque, che ha unito teoria e pratica, formazione e simulazione, confermando quanto la cultura della prevenzione sia un investimento necessario. E come ha ribadito il Prefetto Lupo, «solo una cittadinanza informata e un territorio pianificato possono fare davvero la differenza davanti a un’emergenza».
Enzo Romano, responsabile del presidio del volontariato dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Alcamo, ha sottolineato come la presenza dell’ANC significhi prontezza, collaborazione e servizio alla comunità. «Essere sempre presenti e pronti ad affrontare qualsiasi tipo di evento, a supporto delle altre forze e dei colleghi, è da sempre la nostra missione», ha spiegato Romano, rimarcando l’importanza della sinergia tra i diversi reparti per garantire rapidità ed efficacia negli interventi.
Per il rappresentante dell’ANC, giornate come quella di Trapani servono a ricordare che la prevenzione è anche cultura civica: «Educarsi e prepararsi in anticipo può salvare vite. Spesso chi non sa come reagire va nel panico, e da lì nascono i rischi peggiori». Romano ha anche invitato a non sottovalutare mai il pericolo: «Un po’ di paura è utile, perché mantiene alta l’attenzione. La sicurezza non deve mai tradursi in superficialità». Allenare la mente attraverso le esercitazioni, ha concluso, significa allenarsi a reagire con lucidità, aiutando se stessi e gli altri nei momenti di emergenza.
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