È ripartito il 16 ottobre, il percorso “Prevenzione e contrasto alla povertà educativa: comunità educative a confronto”, promosso dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Trapani in collaborazione con il Distretto Socio Sanitario D50. Coinvolti i quattro istituti comprensivi cittadini, in un confronto aperto tra insegnanti, genitori, studenti, assistenti sociali, psicologi, operatori dell’Asp, forze dell’ordine e associazioni.
Cinque i tavoli tematici al centro del dibattito: “Reale e virtuale”, “Il linguaggio della violenza”, “Il fenomeno delle baby gang”, “Bullismo e cyberbullismo”, “Identità di genere” e “L’alfabeto delle emozioni”. Argomenti delicati e attuali che toccano da vicino le nuove generazioni e il ruolo degli adulti nel sostenerle.
“Questi incontri non sono solo momenti di confronto, ma spazi di trasformazione – hanno detto il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Virzì –. Qui si attivano processi di consapevolezza collettiva, responsabilità e cura reciproca. La comunità si riconosce come parte attiva nell’educazione e nella protezione dei più giovani, rafforzando legami sociali e fiducia tra generazioni”.
Il progetto punta a creare un dialogo stabile e condiviso tra scuola, famiglie e istituzioni per costruire una comunità più coesa e attenta ai bisogni educativi ed emotivi di bambini e ragazzi. “Il feedback positivo di questo percorso – concludono Tranchida e Virzì – è frutto della sinergia tra Comune, Distretto, Asp, Ufficio scolastico provinciale, dirigenti scolastici, associazioni, genitori e studenti”.