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20/10/2025 06:00:00

Marsala, Passalacqua: "Con Grillo la città si è fermata. Servono, idee, coraggio, visione"

A pochi mesi dall’avvio della lunga corsa verso le elezioni amministrative del 2026, il consigliere comunale Rino Passalacqua al Volatore di RMC101 riflette sul suo percorso politico, sullo stato dell’amministrazione cittadina e sulle prospettive future. L’ex assessore dell’amministrazione Di Girolamo non nasconde i dubbi sulla sua ricandidatura, critica duramente l’attuale amministrazione del sindaco Grillo e invita il centrosinistra a ritrovare unità e identità politica.

 

«Non so ancora se mi ricandiderò, ma so che Marsala ha bisogno di un cambio di passo. In questi anni ho spesso pensato di lasciare, perché siamo stati pochissimi a fare vera opposizione politica. All’inizio eravamo in tre su ventiquattro consiglieri: io, Nicola Fici e Mario Rodriguez. Ora, con Cavasino, continuo a stare nel campo progressista, anche se tanti hanno preso altre strade.». Passalacqua, da ex assessore della giunta Di Girolamo, oggi osserva con amarezza una città che definisce “bloccata, senza una visione”.

 

«Alberto Di Girolamo è stato, per me, il miglior sindaco che Marsala abbia avuto - afferma Passalacqua -, non aveva padrini politici, faceva scelte autonome, spesso impopolari ma giuste. Ha perso le elezioni per questo, ma ha lasciato opere e una visione. Con lui si programmava, si progettava, si guardava avanti.
Oggi, invece, Marsala si regge sul PNRR. Senza quei fondi, non si sarebbe fatto quasi nulla. E molti progetti che l’attuale sindaco rivendica vengono proprio da quella stagione.»

 

 "Con Grillo la città si è fermata"

«Marsala oggi è bloccata, senza visione. Se non fosse per il PNRR - continua il consigliere - non si sarebbe fatto quasi nulla. Molti progetti che il sindaco Grillo oggi rivendica – come il Waterfront o la messa in sicurezza del Baglio Anselmi – erano già nati con l’amministrazione Di Girolamo. Abbiamo perso tempo e risorse. E certi interventi, come la gradinata alta otto metri a Salinella, sono scelte incomprensibili: alterano il paesaggio e non hanno senso funzionale.»

 

 

 

"Marsala non può vivere di feste e giardinetti"

«Mi fa piacere che si organizzino eventi, ma non possiamo pensare che due serate di musica sistemino le periferie. Marsala non può essere ridotta a feste e sagre. Serve una visione, un progetto di città che unisca cultura, turismo e vivibilità.
Basta guardare cosa hanno fatto comuni più piccoli come Santa Ninfa o Castelvetrano, che hanno trasformato le loro tradizioni in motori di sviluppo. Noi invece ci limitiamo a tagliare nastri.»

 

"Il centrosinistra deve ritrovare se stesso"

«Oggi tutti si definiscono “civici”, ma non si può essere tutti civici. Bisogna dire con chiarezza chi si è, cosa si vuole, quali valori si rappresentano. Io mi riconosco nell’area progressista, ma mi considero un moderato. Il PD, ai tempi di Renzi, aveva una forza e un pragmatismo che oggi mancano. E non ho problemi a dire che Giorgia Meloni è una leader capace — ma il centrosinistra deve costruire un’alternativa vera, fatta di idee, non di slogan.»

 

"Mi ricandiderò solo se mi innamoro di un progetto"

«Non cerco un posto, cerco un progetto. Mi ricandiderò solo se vedrò una squadra seria, capace di sognare e lavorare insieme. Marsala è una città-territorio, con decine di contrade dimenticate. Oggi è insicura, spenta, con negozi che chiudono e giovani senza spazi. Servono coraggio e visione. E soprattutto, serve amore per la città. Il resto viene dopo.»