Ad Erice arrivano i fondi, a Trapani parte la battaglia legale. Due facce della stessa vicenda che riguarda gli assistenti alla comunicazione e all’autonomia (Asacom), figure indispensabili per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. La novità arriva dal Consiglio comunale di Erice che, nelle scorse ore, ha approvato all’unanimità la variazione di bilancio destinata a rafforzare il servizio. Sono stati stanziati 80 mila euro aggiuntivi, che portano il budget complessivo a oltre 600 mila euro. La sindaca Daniela Toscano lo ha annunciato con toni netti: «Servizio Asacom: fatti, non chiacchiere. Quanto avevo promesso è stato fatto. Il servizio partirà entro la prossima settimana e garantirà a ciascun alunno le ore previste dal Pei. Basta disinformazione».
Se a Erice i fondi vengono messi nero su bianco, a Trapani e nel resto del Distretto Socio-Sanitario 50 i nodi restano aperti. Qui è stata l’Anffas Trapani – l’associazione che riunisce famiglie e persone con disabilità intellettive – a portare Comune e Asp davanti al Tribunale di Trapani con una class action. Gli avvocati Alessia Maria Gatto, Mariapaola Giardina e Corinne Ceraolo Spurio hanno depositato un ricorso che chiede non solo il ripristino delle ore tagliate, ma anche un risarcimento per danno non patrimoniale a minori e famiglie.
Secondo la tesi dei legali, ridurre le ore già stabilite nei Pei – i Piani Educativi Individualizzati redatti nei Glo, con il contributo di scuola, Asp e famiglie – costituisce una condotta discriminatoria. L’obiettivo è dunque duplice: ripristinare l’assistenza e ottenere un riconoscimento per il disagio causato.
È bene ricordarlo: si tratta di un fronte distinto rispetto al ricorso promosso dal garante comunale per l’infanzia, l’avvocata Tiziana Barone, che nelle scorse settimane ha ottenuto dal Tribunale una sospensiva cautelare contro il dimezzamento delle ore deciso dal Comune di Trapani. Grazie a quel provvedimento, le ore indicate nei Pei sono state momentaneamente ripristinate in tutti i Comuni del Distretto 50, in attesa del giudizio di merito.
Sul piano politico, invece, la questione si sposta a Palermo. Il deputato Pd Dario Safina ha presentato un disegno di legge per istituire un ruolo regionale degli Asacom, così da superare il modello attuale basato su convenzioni e cooperative. «L’inclusione non può essere un lusso né un favore. La Regione deve farsene carico in modo diretto e continuativo» – ha dichiarato Safina. Il provvedimento, presentato con il sostegno della deputata nazionale Giovanna Iacono e della parlamentare regionale Valentina Chinnici, punta a garantire continuità del servizio agli studenti e stabilità lavorativa agli operatori.
Dall’assessorato regionale all’Istruzione, però, arriva cautela. L’assessore Mimmo Turano ha frenato: «Non è un’operazione facile. La Regione è appena uscita dalla stagione del precariato. Faremo la nostra parte garantendo risorse ai Comuni, ma prima di avviare un nuovo sistema serve una riflessione seria».
osc._Ricorso_ANFFAS_784_12656 by Anna Restivo