«Il problema di Palermo? È il traffico». E' la famosissima battuta di un geniale film di Roberto Benigni, che ha la faccia stupita e ingenua del sosia di un boss, Johnny Stecchino, in una scena cult del film omonimo, mentre dietro di lui la città era divorata dalla mafia e dalla corruzione.
Ecco, a guardarlo bene, il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, gli somiglia un po’.
Anche lui ha trovato il suo “traffico”: il problema di Marsala, dice, non sono le risse, non è la paura crescente nelle strade, non sono le zone franche di Strasatti o di Amabilina. No, il problema — udite udite — è l’informazione. È Tp24.
Così scrive, sempre più nervoso, nei suoi post. Il vero problema di Marsala? I giornalisti.
E allora verrebbe da invitarlo, con tutta la gentilezza del caso, a posare lo stuzzicadenti, uscire dalle sagrestie — quelle delle chiese e dei partiti — e a fare un giro in città (a proposito, se il centrodestra avesse fatto il numero di riunioni per la sicurezza in città con la stessa frequenza con la quale sta cercando il prossimo candidato Sindaco, oggi saremmo Disneyland ...).
Per esempio a Porta Mazara, dove pochi giorni fa, all’una del pomeriggio, un uomo con un manico di scopa tentava di colpire i passanti. Nello stesso punto, fino a poco tempo fa, una ragazza si prostituiva per pochi euro. E lo sconforto più grande, davanti a scene come queste, è che nessuno sa a chi rivolgersi. Non c’è un numero da chiamare, non c’è un presidio, non c’è una rete sociale.
È questa la grande responsabilità del Sindaco Grillo, in questi anni : non avere costruito nulla per chi vive ai margini. Perché anche le politiche sociali sono state utilizzate come strumento per creare rete di consenso, non per ascoltare i bisogni. E mentre lui, Grillo, si batte il petto in chiesa, la città si svuota di comunità, di solidarietà, di senso. Le sacche di disagio aumentano, e da lì nasce l’emergenza sicurezza.
La violenza in centro non accade per caso: è il frutto di una politica criminogena, che chiude un occhio sugli abusivi, che lascia scorazzare monopattini taroccati e bici elettriche senza regole, che preferisce le foto, le inaugurazioni, le immagini taroccate di "città da cartolina" ai risultati.
È facile sequestrare i motorini ai ragazzi stranieri che ogni mattina si ritrovano davanti all’ex Cantina Europa, a Strasatti, per andare a lavorare nei campi come schiavi. È facile: ti fai la foto tipo safari e ti prendi pure l’applauso.
Ma perché, allora, non c’è mai un posto di blocco a Porta Mazara? Perché nessuno controlla davvero le zone franche della città?
Marsala oggi è una polveriera pronta ad esplodere. La notte di Ferragosto non c’è scappato il morto solo per miracolo. E le forze dell'ordine, come la Procura, fanno egregiamente il loro mestiere (gli autori di quella notte di follia sono stati individuati e arrestati). Ma arrivano, per forza di cose, sempre DOPO, e, soprattutto, applicano la legge, non possono sostituirsi alla politica. Così come non si può pretendere di estirpare la violenza sulle donne a colpa di aggiornamenti del "codice rosso", allo stesso modo non si può pensare di intervenire sulla sicurezza in città solo con arresti, presidi delle forze dell'ordine, divieti. Serve la politica. Che illumina le strade, migliora il decoro, agisce sulle disuguaglianze.
Noi abbiamo un esempio enorme, accanto: Palermo. Si sprecano fiumi di inchiostro sulla violenza esplosa a Palermo in questi mesi, ma tutti concordano su un punto: il capoluogo siciliano ha conosciuto in questi anni uno sviluppo enorme, soprattutto dal punto di vista turistico, ma non è stato uno sviluppo per tutti, la ricchezza e le opportunità non si sono distribuite egualmente, creando un abisso tra centro e periferie. A Marsala rischiamo di seguire, consapevolmente, la stessa strada. Vogliamo più turisti (perché ormai il turismo sembra essere l'unica risorsa economica di questo pezzo di Sicilia) ma non stiamo portando ricchezza, portiamo disuguaglianza. L'immagine che abbiamo pubblicato ieri su Tp24 delle chiazze di sangue sul basolato del centro storico è, in questo senso, indicativa.
Se vuoi davvero lavorare sulla sicurezza, allora, devi cominciare dai ragazzini, dai margini, da chi è indietro, da chi è rimasto solo. Perché, se gli ultimi li lasci in mezzo alla strada, perché non ti piacciono, perché non la pensano come te, perché disturbano le belle foto degli aperitivi quando inauguri rotonde e piattaforme a mare, beh, poi te li ritrovi a Porticella o a Porta Mazara, a scatenare risse, dietro via XI Maggio o a Sappusi a rifornirsi di crack.
Ma per il Sindaco Grillo, no.
Il problema di Marsala è… la stampa (anche se il traffico, caro Sindaco Stecchino, mica scherza ...).
Il 2025 si conferma un anno cruciale per Cantina Birgi, segnato da nuove collaborazioni strategiche e da riconoscimenti che ne rafforzano il ruolo nel panorama vitivinicolo siciliano. Tra i progetti più rilevanti spicca la...
Con quella che riguarda Cuffaro e soci, sono già più di dieci, oggi, le indagini che toccano la galassia siciliana del governo regionale, e ormai ci abbiamo fatto l’abitudine.Ogni volta è la stessa storia: un assessore...
Il Natale si avvicina e con lui la consueta domanda: cucinare o farsi aiutare? Voga, caffetteria e pasticceria di piazza Piemonte e Lombardo a Marsala, ha preparato quattro menù che coprono le principali date del...
Abbiamo frantumato il soffitto di cristallo o ancora – e questa è una granitica certezza – ci sono donne che continuano a vivere spaventosamente attaccate a un pavimento appiccicoso?La domanda non ha una sola risposta,...
La personalizzazione delle magliette online rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel settore della stampa tessile contemporanea.La possibilità di progettare un capo su misura attraverso strumenti...