Mi chiamo Amos, 47 anni. Trascorro le giornate tra computer, piazza, lavoro e famiglia. Scrivo a questo giornale perché voglio mettere in guardia chi, come me, crede ancora che dietro a un articolo con il logo “Rainews” ci sia davvero l’informazione, non l’inganno. E invece...
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un finto articolo firmato nientemeno che da Sigfrido Ranucci, il volto di Report. La grafica era identica a quella del sito ufficiale: colori, titoli, perfino i commenti sotto. L’articolo parlava di un presunto “BOT finanziario” capace di trasformare 250 euro in 4.000 al mese. Tutto sembrava reale, professionale, credibile.
Insomma, con la sapiente mescola di notorietà dei personaggi, le loro splendide e luccicanti vite, un linguaggio specialistico del settore finanziario (questa nello specifico martellava con il termine "arbitraggio" dando l'impressione di poter giustificare la magia del guadagno esagerato rispetto alla cifra investita - ma il termine, se si è un minimo informati non è nemmeno utilizzato nel corretto contesto) e infine, questo inganno in particolare non guasta mai, il caso della "fuga di informazioni" che non avrebbe dovuto assolutamente raggiungere il web, seguito da altre foto di Ranucci col volto tumefatto come conseguente ritorsione per "aver parlato"... Per un momento ci ho creduto anch’io. Lol!
Solo cliccando per commentare sui miei seri e fondati dubbi sulla validità della piattaforma di cui si stava "evidentemente" occupando Rai news ho scoperto la trappola: quella non era una pagina vera, ma una copia perfetta costruita dai truffatori. E subito mi sono arrabbiato. Non tanto per me, quanto per chi non ha dimestichezza con Internet: pensionati, famiglie, persone che quei 250 euro li metterebbero da parte con sacrificio, credendo di poterne ricavare qualcosa.
Ho poi scoperto che dietro questa falsa piattaforma ci sono montaggi e fotomontaggi con volti noti come Luciana Littizzetto, Fabio Fazio e persino la premier Meloni, tutti usati senza alcun permesso per dare credibilità all’inganno. Addirittura circolano immagini false che mostrerebbero Fazio “portato via dalle forze dell’ordine” dopo aver rivelato il fantomatico “segreto per arricchirsi”. Tutto finto, naturalmente.
Il meccanismo è sempre lo stesso: dopo il primo versamento, chi ha abboccato viene contattato da presunti “operatori” che parlano di problemi tecnici o ritardi nei pagamenti, invitando a versare ancora per “sbloccare i guadagni”. E così la truffa si moltiplica.
Non è la prima volta che vedo truffe online. Chi naviga da anni ha ormai l’occhio allenato a riconoscere certe pagine “fatte apposta per attirare”, con foto brillanti, scritte enormi e promesse che sfiorano il ridicolo. Si tratta spesso di pubblicità per prodotti tecnologici scadenti, come il famoso ventilatore “super refrigerante” che prometteva di abbassare di sei gradi la temperatura di una stanza in venti minuti, o l’ormai celebre ossimetro spacciato per misuratore di glicemia.
Quel piccolo dispositivo, che online costa 2 o 3 euro, veniva venduto a 19 euro come “rivoluzionario perché non serve la puntura del dito”. Peccato che non possa misurare la glicemia in nessun modo: serve solo a rilevare l’ossigeno nel sangue.
È un esempio lampante di come questi raggiri facciano leva sulla buona fede e sulla speranza, vendendo illusioni a prezzo pieno e sottraendo denaro a chi già vive in difficoltà.
Non si tratta solo di un raggiro economico, ma di un attacco alla fiducia e alla speranza di chi crede ancora nel valore del lavoro e dell’onestà. Non è vergognoso cadere in queste trappole: è vergognoso che qualcuno le costruisca.
Scrivo dunque per dire: state attenti. Controllate sempre le fonti, diffidate di chi promette soldi facili, e ricordate che nessun guadagno serio arriva con un clic.
Se con questa mia lettera riuscirò a far riflettere anche una sola persona prima che cada in quella rete, allora sarà valsa la pena scrivere.