A Trapani si continua a discutere del servizio Asacom, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti con disabilità. Dopo settimane di polemiche e ricorsi, ieri si è svolto un incontro tra il sindaco Giacomo Tranchida e il dottor Carlo Di Paola, coordinatore dell’Osservatorio Paritetico sugli Appalti e sugli Accreditamenti Territoriali, che riunisce organizzazioni sindacali e datoriali.
Il faccia a faccia è nato dalla necessità di fare chiarezza su una vicenda che ha scosso scuole, famiglie e operatori. I tagli decisi dal Comune, poi sospesi dal Tribunale, hanno alimentato tensioni e accuse. Di Paola ha ribadito che il nodo non riguarda solo le ore da garantire agli studenti, ma anche la qualità e la stabilità del lavoro degli assistenti. Per questo, ha chiesto il rispetto e l’adeguamento del contratto nazionale delle cooperative sociali, considerato uno strumento essenziale per evitare precarietà e garantire continuità.
L’incontro si è chiuso con l’impegno a proseguire un percorso di confronto stabile tra Comune e Osservatorio, così da cercare soluzioni condivise e sostenibili. Al centro del dibattito sottolineano le parti, deve restare la tutela diritti dei bambini più fragili e dare certezze a chi lavora ogni giorno accanto a loro.
Negli ultimi mesi il servizio Asacom è stato al centro di forti contrasti. Il Comune di Trapani aveva ridotto le ore di assistenza, decisione contestata da famiglie e associazioni e sospesa dal Tribunale dopo il ricorso promosso dal garante comunale per l’infanzia, l’avvocata Tiziana Barone. Parallelamente, l’Anffas ha avviato una class action contro Comune e Asp, chiedendo non solo il ripristino delle ore ma anche un risarcimento per la discriminazione subita. Sul fronte politico, intanto, si discute del disegno di legge presentato all’Ars dal deputato trapanese Dario Safina (Pd) per istituire un ruolo regionale Asacom, mentre l’assessore Mimmo Turano ha frenato, richiamando la necessità di valutare i rischi di creare nuovo precariato.