×
 
 
02/11/2025 13:00:00

“Birgi non sia una base di guerra”:  Log-In lancia il comitato contro la militarizzazione

L’aeroporto militare-civile di Birgi, tra Misiliscemi e Marsala, nel Libero Consorzio comunale di Trapani, diventerà entro il 2028 un polo di addestramento globale della NATO per i caccia bombardieri F-35. Sarà, secondo i piani, il centro più grande al mondo insieme a quello già operativo in Arizona.

 

Una prospettiva che solleva forti preoccupazioni. «Non possiamo ignorare i rischi ambientali per la Riserva naturale dello Stagnone e per tutto il territorio circostante», denuncia il Movimento Log-In, in una nota. «L’allargamento della zona militare comprometterebbe la parte civile dell’aeroporto e metterebbe in crisi l’economia turistica, una delle poche fonti di sostentamento per la nostra provincia».

Il movimento parla di «una scelta miope e pericolosa», che «trasforma ancora una volta la Sicilia in una piattaforma di guerra».

Ma la critica va oltre il piano locale: «Questo progetto è il simbolo di un modello di sviluppo distorto, che investe miliardi nelle armi mentre cresce la povertà e mancano i servizi essenziali», scrivono gli attivisti. «L’ultima manovra di bilancio, in linea con i diktat di Trump e dell’Unione Europea, prevede ben 12 miliardi di euro per l’apparato militare-industriale nazionale».

 

«Si arricchiscono multinazionali sporche di sangue come Leonardo e Lockheed Martin», aggiunge Log-In, «mentre la gente perde il lavoro, i giovani emigrano e i cittadini pagano le tasse per finanziare nuove basi e nuovi bombardieri».

Il movimento annuncia la nascita di un comitato contro gli F-35 e invita cittadini e associazioni ad aderire. «Vogliamo spezzare questa folle catena del riarmo. Diciamo stop alle armi in Sicilia, in Italia e altrove», si legge nel comunicato.

La prossima assemblea online del comitato si terrà domenica 3 novembre alle 20.30. «È il momento di unirsi e far sentire la nostra voce», conclude Log-In.