“Un’altra occasione mancata per Petrosino”. Così il gruppo consiliare di opposizione Libertà per Petrosino commenta la notizia della mancata partecipazione del Comune al bando regionale per il contrasto al randagismo, che metteva a disposizione oltre cinque milioni di euro per i Comuni siciliani.
Secondo i consiglieri Marcella Pellegrino, Roberto Bonomo e Laura Sanguedolce, si tratta di una grave negligenza amministrativa che priva la comunità di risorse utili per affrontare una delle emergenze più sentite del territorio. “Il randagismo – scrivono in una nota – non riguarda solo il benessere animale, ma anche la sicurezza dei cittadini e il decoro urbano. È inaccettabile che Petrosino resti fuori da un’occasione così importante”.
Il gruppo di minoranza parla di “scelte politiche e priorità sbagliate”, puntando il dito contro quella che definisce una gestione “superficiale” dell’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Anastasi. “Va bene promuovere eventi e iniziative culturali – aggiungono – ma non si può amministrare pensando solo a feste e festini, dimenticando i problemi reali del territorio”.
I consiglieri chiedono che il Comune spieghi pubblicamente i motivi della mancata adesione al bando e che pubblichi i contratti e le convenzioni in essere con le strutture che gestiscono il servizio, insieme ai dati su adozioni e sterilizzazioni.
Infine, Libertà per Petrosino propone l’elaborazione di un piano comunale serio e strutturato sul randagismo, basato su prevenzione, educazione e collaborazione con le associazioni locali. “Petrosino merita una gestione più attenta, vigile e responsabile”, concludono i consiglieri.
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Via Gianninea, la rotatoria eterna
Il gruppo guidato da Marcella Pellegrino, con i consiglieri Roberto Bonomo e Laura Sanguedolce, denuncia una gestione “confusa e opaca” dei lavori pubblici: “Il cantiere viene aperto e chiuso da anni – scrivono – e oggi non c’è nemmeno un cartello che indichi chi sta eseguendo i lavori, chi ne è responsabile o quali siano i tempi di completamento”.
L’iter ufficiale dei lavori era stato avviato nel settembre 2023, con un annuncio pubblico del sindaco Giacomo Anastasi e dell’assessora Antonella Pipitone. Ma a distanza di oltre un anno, denunciano dalla minoranza, “la situazione resta pericolosa e caotica: automobilisti, pedoni e residenti sono costretti a convivere con disagi e rischi quotidiani”.
Il gruppo chiede all’amministrazione comunale di fare chiarezza sulla gestione del cantiere, rendendo noti i tempi previsti per la conclusione dei lavori e le misure di sicurezza adottate. “I cittadini hanno diritto a trasparenza e sicurezza – affermano i consiglieri – non a cantieri infiniti e pericoli costanti”.