×
 
 
05/12/2025 06:00:00

Marsala, consiglio comunale e sindaco tornano a litigare sugli Asacom

Seduta fiume del consiglio comunale di Marsala, quella di Mercoledì pomeriggio. 
Quasi quattro ore in aula con lo scontro sugli Asacom. A palazzo VII Aprile il sindaco Massimo Grillo ha presentato la sua relazione annuale, che è pure quella conclusiva del mandato. 


Non sono mancate le acredini e i botta e risposta con alcuni consiglieri comunali. Grillo, ha detto durante la nostra intervista di ieri, che non è più disposto ad incassare senza dire le cose per come stanno. Se è necessario- ha sottolineato-qualora verrà  provocato racconterà cosa sono stati questi cinque anni per alcuni esponenti politici, dentro e fuori il consiglio comunale.

 

Questione Asacom
Il primo tema affrontato, portato in Aula dal consigliere Flavio Coppola, è quello degli Asacom.  I consiglieri parlano davanti qualche rappresentante Asacom che ha deciso di  assistere alla seduta.
Per il consigliere di “Noi Marsalesi” il Comune nega il diritto allo studio ai bambini con disabilità. Per questo 8 consiglieri comunali hanno presentato un atto di indirizzo,  approvato all'unanimità, che esprime dissenso verso le nuove linee guida del sindaco Massimo Grillo sulla gestione del servizio Asacom, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità. Tuttavia si tratta di un atto di indirizzo che non potrà vincolare l’azione amministrativa ma è solo un segnale politico.
L’amministrazione Grillo, tra l’altro,  prevede che dal primo gennaio del 2026 il servizio venga affidato a un unico gestore, per poi procedere, come già stanno facendo altri Comuni siciliani,  da gennaio 2027 all’istituzione di un Albo comunale degli operatori Asacom. 
Le maggiori perplessità sono mostrate dai consiglieri di opposizione legate al fatto che il sindaco è a scadenza di mandato,  che quindi non può vincolare la successiva amministrazione.

 

Il fatto e la norma
L’assessora Donatella Ingardia cita la normativa: “La figura dell’Asacom  non è prevista per gli alunni che hanno un piano didattico personalizzato, mentre è prevista per gli alunni con disabilità riconosciuta con legge 104 del ‘92. Gli alunni che hanno un piano didattico personalizzato, che può essere pure temporaneo,  non hanno nemmeno l’insegnante di sostegno, ed è previsto per chi ha un disturbo dell’apprendimento.

Per il consigliere Coppola “Una cosa è quello che prevede la legge e una cosa è andare verso le esigenze e l’inclusione. Un bambino appena inserito a scuola, che non ha un riconoscimento INPS ma una certificazione del neuropsichiatra infantile( quindi non si può fare il PEI), non ha diritto all’Asacom perchè non siamo obbligati?”.

A porre fine alla querelle è intervenuta la vicepresidente del consiglio comunale, Eleonora Milazzo: “Non condivido  alcuni passaggi da lei fatti(si riferisce a Coppola). L’assegnazione dell'insegnante di sostegno avviene nel rispetto del riconoscimento della legge 104 del 92, c’è un iter procedurale, lo dice la norma e sarà l’equipe che lo seguirà. Nella fase transitoria il Comune non può assegnare un assistente Asacom, perchè il Comune non può decidere se l’alunno ha una disabilità o no. E non lo può decidere il consiglio di classe o la dirigente scolastica”.

Poca sensibilità è stata dimostrata dall’Amministrazione, lo ha detto Lele Pugliese Fratelli d’Italia. Ma a ricordare che Pugliese insieme a Giancarlo Bonomo sono stati in maggioranza 4 anni è Pino Ferrantelli: “Mi dica cosa avete fatto?”. 
Secondo Pugliese la ragione è proprio nell’aver lasciato la giunta l'ex assessora Giusy Piccione.

E’ un botta e risposta imbarazzante dentro l’Aula, tutti sono pronti a rifarsi la verginità politica, in verità sono solo proiettati a fare la campagna elettorale.

L’assessore Ignazio Bilardello, FdI, ha risposto in modo netto a Pugliese: “Per dovere di verità in una riunione di direttivo del nostro partito, dove lei era presente, l’assessore Piccione ha detto che fino a quel momento ha lavorato bene e il sindaco non è ostativo al mio lavoro, però sono un militare e quello che vuole il partito io farò. Se lei vuole trasferire oggi alla città il concetto che la Piccione è stata impedita a svolgere le funzioni sta dicendo una bugia.


Grillo, il tema non si presta a contrasti politici
Il sindaco dice chiaro: “La mia direttiva è gestionale. E’ mio dovere, anche a fine mandato, richiedere la semplice osservanza e rispetto della legge vigente. Per me viene sempre prima il bene comune e c’è bisogno di regole chiare con uso razionale di risorse”.
La presenza di tante cooperative che si occupano di Asacom per il sindaco non è opportuno, quindi meglio avere un gestore unico.


L’opportunità 
Quello che manca non è la politica o gli atti di indirizzo, le scelte amministrative che sono tutte legittime, quello che manca è l’opportunità di tutti i rappresentanti.
Ciclicamente il tema degli Asacom torna nel dibattito politico, si tratta di 
un servizio essenziale che garantisce supporto specialistico agli studenti con disabilità.  Il tema è  serio ma assai  complesso, che richiede competenze, programmazione e responsabilità istituzionale. Proprio per questo non può – e non deve – diventare terreno di scontro o strumento di propaganda in vista di una campagna elettorale. Le famiglie, gli operatori e gli stessi studenti vivono ogni anno le incertezze legate ai ritardi, alle risorse insufficienti e alle soluzioni tampone. Questi disagi non possono essere terreno di confronto e scontro politico, perché ciò che davvero conta è il diritto allo studio e l’inclusione scolastica.
Maggioranza e opposizione facciano la loro parte, con serietà. E lascino fuori la propaganda, specie se in Aula ci sono gli Asacom che assistono.