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04/11/2025 12:40:00

Corruzione in Sicilia, le dichiarazioni di Cuffaro e Romano

Un nuovo terremoto politico–giudiziario scuote la Sicilia.
La Procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, oggi leader della Democrazia Cristiana, il deputato nazionale di Noi Moderati Saverio Romano e il deputato regionale Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars.

Stamani mi hanno notificato un avviso di garanzia e hanno effettuato perquisizioni nella mia abitazione e in ufficio – ha dichiarato Cuffaro –. Ho fornito ai carabinieri la massima collaborazione e sono sereno rispetto ai fatti che mi sono stati contestati, per alcuni dei quali non conosco né le vicende né le persone. Sono fiducioso nel lavoro degli organi inquirenti e pronto a chiarire la mia posizione”.

Più sorpresa la reazione di Saverio Romano, che ha appreso dell’indagine dalle agenzie di stampa:
Sono pronto a chiarire, ma non mi è stato notificato nulla. Ho appreso dai media della richiesta della Procura di Palermo che mi riguarderebbe. Sono assolutamente tranquillo e a disposizione degli inquirenti, nei quali ripongo la massima fiducia”.

Contattato telefonicamente, Romano ha poi diffuso un videomessaggio in cui si dice “sconcertato per la vicenda”:
“Il danno è fatto. Non so a cosa porterà questa inchiesta che vede 18 indagati e per la quale sarebbe stata chiesta la misura dei domiciliari nei miei confronti. Ma io non ho ancora ricevuto alcuna notifica. Sono andato personalmente dai carabinieri per chiedere chiarimenti, ma non so nulla”.

Il deputato definisce l’intera vicenda “abnorme” e ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati:
Sono lontano da qualsiasi meccanismo di turbativa o appalti truccati. Ribadirò la mia fiducia nella magistratura al momento dell’audizione davanti al giudice per le indagini preliminari”.