La Procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, oggi leader della Democrazia Cristiana, il deputato nazionale di Noi Moderati Saverio Romano e il deputato regionale Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars.
L’indagine, condotta dal Ros dei Carabinieri e coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, ipotizza un sistema di appalti pilotati, corruzione e associazione a delinquere in vari settori della pubblica amministrazione, compresa la sanità.
Tra gli indagati figura anche Giovanni Tomasino, direttore generale del Consorzio di Bonifica di Trapani e della Sicilia occidentale.
Una presenza che dà un rilievo particolare all’inchiesta per il territorio trapanese, poiché il Consorzio gestisce un settore strategico per l’agricoltura e la gestione delle acque in tutta l’area.
Tomasino è stato raggiunto dall’invito a comparire per l’interrogatorio preventivo insieme agli altri indagati e, come gli altri, è stato oggetto di perquisizione da parte del Ros.
Le accuse e le perquisizioni
Secondo la Procura, gli indagati avrebbero partecipato a una rete politico–amministrativa volta a influenzare gare pubbliche e assegnazioni di appalti, con scambi di favori, denaro e incarichi.
Oltre a Cuffaro, Romano e Pace, gli altri indagati sono:
Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Maria Caltagirone, Roberto Colletti, Maroco Damone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Vito Raso (storico collaboratore di Cuffaro), Paolo Emilio Russo, Giovanni Giuseppe Tomasino e Alessandro Vetro.
I carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno eseguito perquisizioni domiciliari e negli uffici pubblici, “per evitare la dispersione delle prove”, spiega la Procura, dopo la notifica dell’invito a rendere interrogatorio preventivo, previsto dalla riforma Nordio.
Solo dopo gli interrogatori, il giudice per le indagini preliminari deciderà se accogliere la richiesta di arresti domiciliari.
Per Romano, essendo parlamentare, servirà l’autorizzazione della Camera dei Deputati.
Un nuovo terremoto politico in Sicilia
L’inchiesta scuote il panorama politico siciliano e coinvolge nomi di primo piano del centrodestra.
Cuffaro, tornato sulla scena pubblica dopo la condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, è oggi a capo della nuova Democrazia Cristiana.
Saverio Romano, già ministro del governo Berlusconi, è il coordinatore nazionale di Noi Moderati, mentre Carmelo Pace è uno dei riferimenti principali della DC all’Assemblea regionale siciliana.
L’indagine apre così un nuovo fronte giudiziario che tocca anche la provincia di Trapani, con l’iscrizione nel registro degli indagati del direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale, un ente che gestisce milioni di euro di risorse pubbliche tra lavori, appalti e manutenzione idrica.