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04/11/2025 06:00:00

Marsala 2026. Centrodestra in pressing su Ombra. La sinistra tace, i civici si dividono

Le riunioni sono tante che in questi mesi si consumano a Marsala, c’è da preparare la campagna elettorale e c’è da scegliere un candidato sindaco. 
I partiti del centrodestra, ad eccezione della Lega, sono pronti a sostenere Salvatore Ombra, il suo nome è già un brand. Forza Italia e Fratelli d’Italia ne sposano la candidatura. Torneranno a riunirsi questa settimana.

 

Polo Civico Marsalese
Domenica pomeriggio, invece, i movimenti civici hanno fatto un altro incontro, si sono seduti per parlare di elezioni: ProgettiAmo Marsala, Si Muove la Città, Marsala Futura, Uguaglianza per la Sicilia,  Impegno Comune,  Coltiviamo Marsala, Marsala Sogna. I movimenti civici però hanno già un peccato originale, di tutti questi ognuno ha il suo candidato sindaco, o quasi. Marsala Futura significa Leonardo Curatolo, Marsala Sogna Eugenio Domingo,  Impegno Comune Nicola Fici, Si Muove la Città Andreana Patti. E’ difficile che qualcuno decida di fare un passo indietro per lasciare campo ad altri. Tutto potrebbe cambiare se il centrodestra si spaccasse. E poi c’è Paolo Ruggieri che ha già chiarito che se l’espressione  dell’area di centrodestra sarà unitaria convergerà. Altrimenti anche qui è probabile che avrà le mani libere.
Ruggieri con il suo movimento nel 2020 ha portato in consiglio tre eletti, due persi per strada. Non gli verrà difficile fare la lista, se non commetterà l’errore di fare  la bicicletta con Fratelli d’Italia si intesterà un altro traguardo, altrimenti quei numeri saranno considerati tutti dei meloniani.

 

A sinistra silenzio 
Qualcuno li ha visti? Sentiti? Si riuniscono (forse) per parlare di candidature al consiglio comunale ma rifuggono il dibattito pubblico. Non fanno opposizione e non ci sono proprio nella discussione. Ed è un silenzio che non è solo mancanza di simboli in campo, ma soprattutto di voce, di proposta, di visione. In un momento in cui la città discute — spesso in modo frammentario e personalistico — del proprio futuro, l’assenza di un pensiero progressista strutturato lascia un vuoto evidente nel dibattito pubblico.
La sinistra ha perso il suo ruolo centrale, si vedono in piazza per le battaglie sui diritti sociali, su tutti i temi nazionali ma non spostano una virgola nel dibattito cittadino.
Qualcuno sa cosa pensa la sinistra e come intende agire su problemi che attanagliano Marsala: il declino del centro storico, la crisi del comparto agricolo, la gestione del turismo, il disagio giovanile, le periferie abbandonate? C’è un orizzonte comune progressista o continua la frammentazione? Non riescono a comprendere che la loro  assenza di pensiero e di linea politica priva la città di un punto di vista fondamentale. Non si tratta solo di contare posti in giunta o in consiglio comunale, ma di garantire confronto e alternativa.

 

La crisi dei partiti
I partiti di destra e sinistra sono in affanno, si assiste a un fenomeno ricorrente: i partiti tradizionali, che un tempo detenevano il ruolo centrale nella scelta del candidato sindaco e nel costruire la propria linea politica, oggi spesso si vedono costretti a scegliere un candidato non tesserato. 
Questo fenomeno è sintomo di una crisi più ampia del sistema dei partiti, che faticano a trovare candidati autorevoli interni.
La scelta del civico però non è una strategia elettorale, è indicativa di una crisi perché i partiti faticano a produrre dirigenti locali, a mantenere iscritti attivi.
Il ricorso al civico è segno che non c’è più una classe dirigente interna capace o riconosciuta. E  quando un partito rinuncia a presentarsi  con un proprio candidato, e punta su persona esterna e non militante, viene meno una parte dell’identità politica. Questo produce delle coalizioni fluide e delle  alleanze interessate.