×
 
 
10/11/2025 16:32:00

Marsala, sei anni di commissariamento per la Casa di Riposo “Giovanni XXIII”

Una gestione commissariale che dura da oltre sei anni, sempre affidata alla stessa persona, e una struttura pubblica storica che resta inagibile e inutilizzata. È la denuncia di Ignazio Genna, cittadino marsalese ed ex commissario dell’Ente Morale IPAB Casa di Riposo Giovanni XXIII, che in una lettera inviata all’Assessorato regionale alla Famiglia, al Sindaco di Marsala, alla Commissione Servizi Sociali e alla stampa chiede chiarezza e trasparenza sulla vicenda.

Genna parla di una situazione “che da anni rappresenta una ferita aperta per la nostra comunità”, sottolineando come il commissariamento “straordinario” si sia trasformato in una condizione permanente, con rinnovi trimestrali che si prolungano “ben oltre i limiti consentiti dalle norme e dal buon senso amministrativo”.

Secondo l’ex commissario, questa gestione avrebbe determinato uno stallo amministrativo e gestionale, impedendo la riapertura della struttura, che oggi “risulta tuttora inagibile”.

Tra i punti sollevati nel documento:

  • - l’esistenza o meno di un contratto o di una convenzione per la gestione della struttura, come indicato nel cartello esposto al pubblico;
  • - l’eventuale esercizio dei poteri di vigilanza da parte del Comune di Marsala sull’Ente Morale;
  • - le iniziative adottate dal Sindaco e dall’Assessorato regionale per porre fine al prolungato commissariamento o sostituire l’attuale commissario.

Genna ricorda che la normativa e le buone prassi amministrative non consentono proroghe oltre un anno per motivi di opportunità, richiamando anche una posizione espressa in passato dall’attuale amministratore di Marsala Schola, Francesco Mannone, che aveva già segnalato la necessità di garantire il ricambio nella gestione degli enti pubblici.

“Il prolungato commissariamento – scrive Genna – non ha prodotto risultati positivi. Al contrario, la situazione è peggiorata e la struttura è rimasta abbandonata, con un aggravio di spese per il ripristino”.

L’ex commissario parla di possibili responsabilità oggettive a carico del Commissario in carica, fino alla valutazione di una richiesta di risarcimento danni.

“Serve trasparenza, verità e rispetto nei confronti dei cittadini e degli anziani – conclude Genna –. Il Comune e l’Assessorato regionale devono fornire risposte pubbliche e documentate. Non si può restare inerti, né agire per favorire singoli interessi”.

Una presa di posizione netta, che riaccende i riflettori su un tema spesso dimenticato: quello della Casa di Riposo “Giovanni XXIII”, oggi simbolo del degrado istituzionale e della paralisi amministrativa.