Lo hanno cercato più volte, i meloniani dicevano di essere pronti a fare il suo nome, ma in realtà sul tavolo delle candidature a sindaco il nome di Paolo Ruggieri non è mai arrivato. Qualcuno — i più maligni — sostiene che Maurizio Miceli, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, non gli abbia perdonato il fatto che i suoi consiglieri comunali, Piergiorgio Giacalone ed Eleonora Milazzo, non abbiano votato per lui alle elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio, preferendo invece Vito Milazzo.
Fatto sta che Ruggieri, nonostante le sollecitazioni di alcune componenti del partito e di diversi ambienti sociali, su quel tavolo da candidato sindaco non è mai arrivato.
Eppure avrebbe avuto tutte le carte in regola per farlo: uomo di centrodestra da sempre, vicino a Nello Musumeci, già presidente della Regione e oggi ministro del governo Meloni. Leader del movimento civico ProgettiAmo Marsala, che nel 2020 ha eletto tre consiglieri comunali e che oggi ne conta ancora due. “La lista è quasi pronta”, dice Ruggieri.
Un profilo politico di lungo corso
È stato assessore provinciale nella giunta di Giulia Adamo nel giugno 2004, e concluse il mandato da vicepresidente, nonché legale rappresentante dell’Ente, dopo le dimissioni della Adamo nel febbraio 2006. Candidato nello stesso anno al Consiglio Provinciale per Forza Italia, risultò il primo degli eletti.
È stato presidente della Commissione di gara della sezione provinciale dell’U.Re.Ga. di Trapani, e vicesindaco di Marsala durante l’amministrazione Massimo Grillo.
Fu proprio Ruggieri, più di cinque anni fa, a lavorare per la candidatura di Grillo. Ma dopo diverbi interni, quando il sindaco avrebbe voluto retrocederlo da vicesindaco ad assessore, Ruggieri non accettò e lasciò la maggioranza. Da allora ha costruito una propria opposizione, insieme ad altri ex della giunta Grillo.
Corteggiato da Fratelli d’Italia, non è però mai entrato ufficialmente nel partito.
Le mosse
Non ha partecipato alle recenti riunioni del centrodestra, ma alla prossima il suo movimento civico ProgettiAmo dovrebbe essere presente.
Il nome in campo, al momento, è quello di Nicola Fici: il movimento di Ruggieri sembra intenzionato a convergere, e i due consiglieri comunali appaiono pronti a sostenere la candidatura del giovane collega.
La nota di demerito per il movimento guidato da Ruggieri è quella di non essere riuscito a ribaltare un fenomeno ormai ricorrente nella politica: quello di non assumersi la responsabilità di individuare un proprio candidato interno, preferendo puntare su una figura esterna.
Una scelta che può sembrare un segnale di apertura alla società civile, ma anche un modo per evitare divisioni interne e, soprattutto, per non pagare il costo politico di una decisione.
Scegliere un candidato civico consente alla politica di non compromettersi e di mantenere le mani libere: se il progetto funziona, il merito è di tutti; se fallisce, si potrà sempre dire che “non era una scelta nostra”.
Le ultime dichiarazioni
Ruggieri ha più volte sottolineato che, se la sintesi del centrodestra dovesse generare malumori o spaccature, anche la sua posizione andrebbe rivalutata.
Non ha mai nascosto di apprezzare la figura di Andreana Patti, “una donna risoluta e con un progetto chiaro”, come l’ha definita lui stesso. Resta ora da capire se il leader di ProgettiAmo Marsala sia pronto a scendere in campo in prima persona o se preferirà sostenere un altro candidato.