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14/11/2025 06:00:00

TARI Marsala: il Comune paga il concessionario per recapitare gli avvisi, poi...

La contraddizione che costa ai contribuenti. Il Comune di Marsala si trova al centro di un paradosso amministrativo che solleva più di qualche perplessità. Da un lato, l'amministrazione ha affidato a una ditta privata, a settembre scorso, la distribuzione degli Avvisi TARI 2025, con un costo a carico delle casse comunali. Dall'altro, ora ammette implicitamente il fallimento di questo servizio, invitando i cittadini che non hanno ricevuto l'avviso a richiederlo... via email.

La domanda sorge spontanea: se esiste un canale digitale funzionante per l'invio della documentazione, perché continuare a spendere soldi pubblici per un servizio cartaceo che evidentemente non funziona?

Il comunicato che svela l'inefficienza

Nel comunicato pubblicato sulla pagina istituzionale, il settore Finanze e Tributi informa che la ditta incaricata "ha recapitato i modelli di pagamento presso i domicili dei contribuenti". Subito dopo, però, si legge che chi non avesse ricevuto l'avviso può richiederlo inviando una mail a protocollogenerale@comune.marsala.tp.it oppure recandosi fisicamente agli sportelli TARI o URP.

In pratica: il Comune paga un concessionario privato per un servizio di recapito che, a quanto pare, necessita di un piano B via email. Un'operazione che ha tutto il sapore di uno spreco di risorse pubbliche.

 

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Benvenuti nel 2025: l'era del digitale (a metà)

Siamo nel 2025. I cittadini italiani hanno SPID, accedono all'app IO per ricevere notifiche dalla Pubblica Amministrazione, utilizzano la PEC e la posta elettronica ordinaria quotidianamente. Eppure, il Comune di Marsala continua a ragionare in un'ottica analogica, investendo risorse in servizi cartacei per poi dover ricorrere comunque al digitale quando questi si rivelano inadeguati.

La domanda che molti contribuenti marsalesi si pongono è legittima: perché non inviare direttamente gli avvisi TARI tramite canali digitali, risparmiando i costi del concessionario e garantendo una consegna certa e tracciabile?

L'app IO, ad esempio, è disponibile gratuitamente per tutti i cittadini e permette agli enti pubblici di inviare comunicazioni certificate, avvisi di pagamento e documenti direttamente sullo smartphone dei contribuenti. Zero costi di stampa, zero costi di recapito, consegna immediata e tracciabilità totale.

Eppure, a Marsala si preferisce continuare con il vecchio sistema: carta, buste, concessionario privato e, quando inevitabilmente qualcosa va storto, la soluzione d'emergenza via email.

 

 

Un doppio danno per i cittadini

La situazione danneggia i contribuenti su due fronti. Primo: pagano con le proprie tasse il servizio di recapito cartaceo che spesso non funziona. Secondo: sono costretti a sobbarcarsi l'onere di richiedere attivamente un documento che dovrebbe arrivare loro d'ufficio, perdendo tempo in code agli sportelli o nell'invio di email con codici fiscali e dati personali.

Il comunicato, per quanto necessario, suona come l'ammissione di un fallimento. "Nel ricordare che la mancata ricezione dell'Avviso TARI 2025 non esonera dal pagamento della Tassa Rifiuti" recita la nota, scaricando di fatto sul cittadino la responsabilità di un disservizio causato dal sistema scelto dall'amministrazione.

La vicenda degli avvisi TARI è solo l'ultima di una lunga serie che evidenzia quanto sia urgente una vera digitalizzazione della Pubblica Amministrazione locale. Non si tratta di fare la "rivoluzione digitale": gli strumenti ci sono già, sono gratuiti o a basso costo, e sono ampiamente collaudati. Si tratta semplicemente di smettere di sprecare risorse pubbliche in servizi obsoleti e inefficienti, e di abbracciare finalmente strumenti che garantirebbero maggiore efficienza, trasparenza e risparmio per le casse comunali.