De Luca sfida tutti: “Sfiduciata la Sicilia, non Schifani”. E attacca anche l'opposizione
In Sicilia c’è l’opposizione, e poi c’è Cateno De Luca. Ed è lui a dire le cose come stanno. Perché si fa presto a parlare di mozione di sfiducia al presidente della Regione Renato Schifani, se poi questa diventa solo uno strumento di lotta e di esposizione mediatica, senza alcuna possibilità di essere approvata.
Ed è proprio De Luca a spiegare che, comunque, mancherebbero i numeri: «Propongono una mozione di sfiducia a Schifani che non ha alcuna possibilità di essere approvata, e che comunque voteremo anche noi per evitare strumentalizzazioni. Ma quando chiediamo di fare un passo vero, cioè dimetterci tutti insieme – noi di Sud Chiama Nord compresi – tirano fuori proprio il tema dei numeri, sostenendo che l’opposizione unita non sarebbe comunque sufficiente a far cadere il governo. Dunque lo sanno perfettamente: non ci sono i numeri né per sfiduciare Schifani né per far saltare questo governo».
Per De Luca c’è solo voglia di propaganda: «È evidente anche un’altra cosa: preferiscono la propaganda alle azioni concrete. Parlano di sfiducia, ma non hanno alcuna intenzione di rinunciare alla loro comoda poltrona da deputati regionali da 15 mila euro al mese. La nostra proposta al Pd e al M5S resta sul tavolo: se tutti e 23 si dimettono, noi di Sud Chiama Nord lo faremo insieme a loro».
Il “governo di liberazione”
Per De Luca si tratta di una farsa messa in campo per distrarre le masse: «Nel Parlamento siciliano, gli indignati duri e puri da 15 mila euro al mese non vogliono mollare la poltrona. E noi li abbiamo stanati. Altro che “decuffarizzare”: forse dobbiamo decaffeinare un po’ di colleghi per farli calmare. Noi, che siamo opposizione responsabile e che non siamo stati invitati nel conclave dell’opposizione dei duri e puri, dalle parole passiamo ai fatti con il Governo di Liberazione, che preparerà le riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani».
Poi il messaggio al governatore Schifani: «Voglio essere chiaro con il presidente Schifani: non possiamo paralizzare la Sicilia per altri due anni. Se si pensa di non dover fare più nulla all’Ars, allora approviamo la manovra e poi andiamo al voto anticipato. Noi siamo pronti».
Quello che è accaduto, dice De Luca, «è una disgrazia per i siciliani e per la credibilità». Si riferisce al caso Cuffaro, e sa che il presidente Schifani è ormai all’angolo. De Luca, arrivato secondo alle ultime elezioni regionali, ricorda: «Non è stato eletto per paralizzare la Sicilia. Il modus operandi all’interno degli assessorati non è consono alla buona amministrazione. Non è un clima che possiamo consentire nei prossimi due anni».
I numeri della mozione
Per essere presentata una mozione di sfiducia servono 15 firme, per essere approvata ne occorrono 36. De Luca è pronto a votarla insieme ai suoi deputati, ma i numeri non bastano: all’appello mancherebbero almeno 10 voti. In totale, l’opposizione — compresi i deputati di Sud Chiama Nord — arriverebbe a 26 firme.
«Ma se siete così indignati perché non vi dimettete? O forse i 15 mila euro al mese servono per curare l’indignazione? Questo cinema e varietà non serve all’opposizione. Piuttosto che continuare con queste barzellette, perché non lavorate con me per il governo di liberazione?».
De Luca scopre il nervo: «Nell’area di centrosinistra ci sono almeno dieci candidati a presidente, e continuano a fare semplice show. Cosa volete fare? Siete indignati? È facile fare gli indignati a 15 mila euro al mese. Ma la volete finire? Molti di voi hanno avuto nelle loro giunte i cuffariani. Io faccio politica per cambiare la mia terra. E io voglio cambiarla la Sicilia: non campo di politica, a differenza di molti».
Il 2025 si conferma un anno cruciale per Cantina Birgi, segnato da nuove collaborazioni strategiche e da riconoscimenti che ne rafforzano il ruolo nel panorama vitivinicolo siciliano. Tra i progetti più rilevanti spicca la...
Scampato il pericolo della mozione di sfiducia, adesso il governo regionale dovrà affrontare la questione Finanziaria. Intanto, però, gli arresti domiciliari di Totò Cuffaro e il rinvio a giudizio di Gaetano Galvagno, accaduti...
Il Natale si avvicina e con lui la consueta domanda: cucinare o farsi aiutare? Voga, caffetteria e pasticceria di piazza Piemonte e Lombardo a Marsala, ha preparato quattro menù che coprono le principali date del...
La sfiducia non è passata: sono stati 41 i no, che confermano quindi la fiducia al governo regionale presieduto da Renato Schifani. I sì sono stati 26: ai 23 dei firmatari e proponenti dell’atto...
La personalizzazione delle magliette online rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel settore della stampa tessile contemporanea.La possibilità di progettare un capo su misura attraverso strumenti...