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18/11/2025 06:00:00

Marsala, il consiglio comunale dei trasformisti. In 5 anni quasi tutti hanno cambiato

Pochi mesi al voto, il consiglio comunale di Marsala, con i 24 esponenti, è quasi tutto ricandidato.

 

Uno dei pochi a fermarsi è Antonio Vinci, veterano di Palazzo VII Aprile,  che con molta probabilità termina così la sua carriera politica, senza ricandidarsi. 


Sono stati anni, gli ultimi 5, dove i giovani arrivati in consiglio hanno cambiato gruppo: da Liberi sono usciti tutti e tre gli eletti, il primo fu Lele Pugliese per arrivare in Fratelli d’Italia, poi fu il turno di Piero Cavasino e di Vito Milazzo.
ProgettiAmo Marsala ha eletto tre consiglieri ma ne ha mantenuto solo uno: Piergiorgio Giacalone.

 

Gruppi e denominazione 
Il sito non è aggiornato, ogni volta che bisogna verificare qualcosa che riguarda Palazzo VII Aprile è meglio prima farsi il segno della croce, poi affidarsi alla speranza, e infine alla buona volontà. 
Non è mai possibile accertare ad esempio quanti cambi ha fatto un singolo consigliere comunale, quante interrogazioni ha presentato, quante assenze, quante presenze in commissione, quante sostituzioni e con chi. Alla faccia della trasparenza. 
L’ultimo gruppo ad essersi formato è quello dei consiglieri Rino Passalacqua e Piero Cavasino, si chiama Marsala Democratica ed è nato il 19 febbraio del 2025. Il 5 febbraio del 2024 è nato invece il gruppo consiliare Impegno Comune, ne fanno parte Mario Rodriquez e Nicola Fici.
Il gruppo della DC è composto da Gaspare Di Girolamo, tesserato e pure assessore della giunta di Massimo Grillo, e Pino Ferrantelli, non tesserato. 
Di Fratelli d’Italia fanno parte Lele Pugliese e Giancarlo Bonomo, il gruppo si è formato solo dopo che Pugliese ha lasciato Liberi e Bonomo il gruppo che faceva capo alla lista dove venne eletto.
Civicamente è il gruppo formato da Leo Orlando, anche lui è arrivato in consiglio eletto con altra lista, Gabriele Di Pietra, eletto nel 2020 con ProgettiAmo. A Civicamente fa riferimento pure Rosanna Genna, è una mera adesione tecnica.

Chi non ha mai cambiato gruppo in questi 5 anni.
Si comincia da Forza Italia: Enzo Sturiano ed Elia Martinico sono lì dal 2020, da qualche mese è arrivato Vito Milazzo ma l’adesione è solo una richiesta.
Flavio Coppola e Walter Alagna sono rimasti fermi dall’elezione dentro Noi Marsalesi-Centrali per la Sicilia.


Piergiorgio Giacalone ed Eleonora Milazzo sono in ProgettiAmo Marsala, il primo fin dall’elezione, la Milazzo è arrivata quando il suo gruppo consiliare si è sgretolato per l’abbandono di altri.
E infine Pino Carnese e Antonio Vinci non hanno lasciato l’ MPA-Movimento per l’Autonomia.

 

 

I simpatici gruppi misti
Ce ne sono due in consiglio comunale così denominati: “Gruppo misto” e “Gruppo misto di maggioranza”. Una autentica contraddizione istituzionale. Il gruppo misto è  per sua natura uno spazio neutro e trasversale in cui confluiscono i consiglieri che non appartengono a nessun gruppo politico organizzato. Quindi non dovrebbe essere replicabile, con un doppione, perché tecnicamente rappresenta tutto ciò che non è riconducibile a maggioranza o opposizione.
L’idea stessa di istituire un “Gruppo misto di maggioranza” svuota di senso la funzione del gruppo misto e serve solo a  creare due capogruppo oltre che  ad aggirare regole interne.


Chi fa parte di questi gruppi? Del “Gruppo misto"fanno parte Ivan Gerardi, che è pure assessore, e Michele Accardi(capogruppo), entrambi i consiglieri sono di maggioranza. 
E poi c’è il “Gruppo misto di maggioranza” di cui fanno parte Vanessa Titone e Massimo Fernandez(capogruppo), pure questi due consiglieri fanno parte della maggioranza che sostiene il sindaco. Allora perché creare due gruppi? Qual è la ragione? E’ solo schizofrenia politica e procedurale, che non dovrebbe essere consentita. In alcun modo.