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26/11/2025 06:00:00

Legge anti-crack: la Regione completa la rete e avvia i nuovi centri

È tornato a riunirsi, a Palazzo d’Orléans, il tavolo tecnico di monitoraggio sull’attuazione della legge regionale contro le dipendenze.
Presenti all’incontro l’assessore alla Salute Daniela Faraoni, il capo di gabinetto dell’assessorato della Famiglia Patrizia Valenti, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Pianificazione strategica, Asoe, Famiglia e Istruzione, oltre ai manager delle Asp siciliane.

Il tavolo tornerà a riunirsi tra un mese, proseguendo il lavoro di verifica costante che sta consentendo di mantenere il ritmo e di recuperare il tempo perduto.

La legge anti-crack è stata approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana, un passo decisivo per la tutela delle nuove generazioni e per combattere il fenomeno distruttivo delle sostanze stupefacenti.
La Regione si è impegnata non solo nella prevenzione, ma anche nel garantire percorsi di cura e di reinserimento sociale. Il finanziamento previsto è di oltre 23 milioni di euro.

 

Cosa si farà

Passi avanti sono stati fatti: entro la metà di dicembre saranno operative tutte le unità mobili delle nove Asp siciliane.
A quelle già funzionanti a Palermo, Messina, Siracusa, Ragusa e Catania si aggiungeranno, infatti, dal primo dicembre i mezzi di Agrigento e Trapani, mentre dal 15 dicembre toccherà a Enna e Caltanissetta.

È stato inoltre pubblicato il decreto inter-assessoriale, congiunto tra gli assessorati della Famiglia e della Salute, che definisce le caratteristiche dei servizi di drop in, i punti di accesso libero alle attività che saranno gestiti dai Comuni.
Il provvedimento stabilisce criteri di organizzazione, accoglienza, modalità operative e soprattutto la loro distribuzione territoriale, prevedendo almeno una struttura in ogni capoluogo.

Verranno quindi avviate interlocuzioni con le amministrazioni locali e con i Liberi consorzi comunali.
A breve verrà completata la rete regionale contro le dipendenze, che prevede l’attivazione di nove centri ad alta soglia, uno per ciascuna provincia.

 

Le parole del Presidente

Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, ha sottolineato che è stato mantenuto l’impegno:

«Sul stato di attuazione di una legge che abbiamo voluto e che darà serenità a tante famiglie siciliane. Ci occupiamo di rintracciare e curare le persone che hanno bisogno di assistenza. Ma non possiamo fermarci al recupero, che al momento regge ad interim anche l’assessorato della Famiglia e delle Politiche sociali: è altrettanto fondamentale, infatti, il reinserimento sociale e lavorativo di chi esce dal percorso di cura. A tal proposito, è imminente la pubblicazione di un avviso del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali che, grazie a 4 milioni di euro del Fse, attiverà nuovi percorsi rieducativi e di reinserimento in collaborazione con i Serd».