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26/11/2025 22:00:00

Concorso ATA in Sicilia: in 7.000 convocati da una parte all’altra dell'Isola

È polemica in Sicilia per l’organizzazione delle prove selettive del concorso ATA sulle posizioni economiche. A denunciare la situazione è Adriano Rizza, segretario generale della FLC Cgil Sicilia, che parla di “decisione insensata e ingiusta” da parte del Ministero dell’Istruzione.

 

Secondo il sindacato, quasi 7.000 lavoratori ATA – precisamente 6.877 tra assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e altre figure – sono stati convocati in sedi d’esame lontanissime dalla propria scuola o dal luogo di residenza, con spostamenti che in molti casi superano i 300 chilometri.

“Il Ministero dimostra una totale disconnessione dalla realtà delle scuole e dalla vita delle persone”, afferma Rizza. “Si scaricano sui lavoratori costi elevatissimi di viaggio e pernottamento, imponendo tempi impossibili da gestire per chi già opera in istituti con organici ridotti e orari frammentati”.

 

Una scelta che – sottolinea la FLC Cgil – non solo penalizza pesantemente i candidati, ma rischia di avere ricadute immediate sul funzionamento dei servizi scolastici, perché molti istituti si troveranno privi di personale proprio nei giorni delle prove.

“C’è chi – denuncia Rizza – sarà costretto a rinunciare perché non può permettersi lo spostamento. È una palese disparità di trattamento, frutto di un’organizzazione che ignora il principio di conciliazione vita-lavoro”.

 

Secondo il sindacato, il Ministero avrebbe potuto e dovuto individuare sedi più vicine, sfruttando anche strumenti digitali già utilizzati in altri settori della Pubblica Amministrazione.

Per rimediare, la FLC Cgil Sicilia chiede: revisione immediata della mappa delle sedi d’esame, sospensione delle convocazioni nelle destinazioni più lontane e disagiate,

  • un confronto urgente con gli uffici ministeriali. “Continueremo a difendere i diritti del personale ATA in ogni sede – conclude Rizza – finché non verrà trovata una soluzione equa e rispettosa dei lavoratori e delle scuole”.

 

                                                                                                                                   *****

Concorso ATA, Chinnici (PD): “Organizzazione inaccettabile. Ho già chiesto chiarimenti alla Regione”

 

Palermo – La denuncia della FLC Cgil Sicilia sugli spostamenti “senza logica” imposti ai candidati del concorso ATA trova immediata eco politica.

La deputata regionale Valentina Chinnici, del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Istruzione dell’Ars, interviene duramente: “La situazione descritta dal sindacato è inaccettabile e conferma quanto avevo già denunciato attraverso un’interrogazione parlamentare nelle scorse settimane”.

Secondo Chinnici, costringere quasi 7.000 lavoratori a percorrere centinaia di chilometri per partecipare alle prove del concorso “non risponde a nessuna logica amministrativa e ignora completamente le condizioni reali di una regione dove la viabilità è spesso carente, se non pessima”. “Chiedere a un candidato di sostenere costi di viaggio e alloggio – sottolinea – significa introdurre una barriera che penalizza soprattutto chi ha meno mezzi. È profondamente ingiusto”.

L’interrogazione presentata in Ars dalla deputata era finalizzata proprio a chiedere alla Regione quali iniziative intendesse adottare per sollecitare il Ministero a rivedere criteri e procedure per la localizzazione delle prove concorsuali.

Chinnici evidenzia inoltre che il problema non riguarda solo il concorso ATA, ma tutti i concorsi pubblici organizzati da enti centrali senza tener conto delle specificità territoriali siciliane.

Serve dunque, secondo la deputata, una risposta politica immediata: un confronto tra Regione Siciliana e Governo centrale; una pianificazione delle sedi concorsuali più vicina ai bacini d’utenza; l’eliminazione di trasferte ingiustificate e disagevoli per i candidati. “La macchina amministrativa dovrebbe essere al servizio dei cittadini, non un ostacolo in più. Continuerò a battermi in aula – conclude – per ottenere una soluzione concreta per migliaia di concorsisti e per le loro famiglie”.