Il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, ha inviato una nota ufficiale al Commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, e all’assessorato regionale alla Salute, chiedendo un incontro urgente sul mancato finanziamento del progetto per la realizzazione del nuovo Presidio sanitario polivalente di Alcamo, previsto nell’Avviso 4.5.1 del PR FESR Sicilia 2021/2027.
Una decisione che il primo cittadino definisce inspiegabile, vista «la rilevanza strategica dell’intervento per l’assistenza sanitaria dell’intero territorio»: non solo per Alcamo, ma anche per il Distretto sanitario 55 e per i comuni limitrofi, che da anni attendono una struttura moderna e adeguata ai bisogni della popolazione.
«È indispensabile comprendere le motivazioni che hanno condotto a tale valutazione — afferma Surdi —. La comunità merita chiarezza e un impegno deciso da parte del Governo regionale».
Il sindaco ricorda inoltre che l’iter tecnico-amministrativo è già completo: progetto pronto, approvazione del Consiglio comunale, procedure di esproprio ultimate.
«Adesso il governo Schifani lo deve finanziare. Il diritto a strutture sanitarie adeguate è una priorità: si individuino le risorse necessarie nella manovra in discussione all’Ars. Alcamo e tutto il comprensorio aspettano da troppi anni».
Surdi ribadisce così la richiesta di un confronto immediato con Asp e Regione, per riportare il progetto all’attenzione delle istituzioni e sbloccare un’opera ritenuta fondamentale per la sanità pubblica del territorio.
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Ciminnisi: «Ignorati i miei allarmi. Servono risorse e scelte chiare»
L’esclusione del progetto per il nuovo ospedale di Alcamo dalla graduatoria dei finanziamenti regionali accende nuovamente il dibattito sullo stato della sanità trapanese. A denunciarlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, che parla di «ennesima prova dello sfascio della sanità siciliana» e di un Governo Schifani «privo di una strategia complessiva».
Il progetto del presidio in contrada San Gaetano sarebbe stato ritenuto “non coerente” con i criteri della misura di finanziamento, un giudizio che rischia di vanificare un’attesa lunga decenni e oltre 1,5 milioni di euro già spesi tra espropri e progettazioni. «È un colpo pesante per Alcamo e per tutto il bacino di Castellammare – afferma Ciminnisi – un territorio già sottodimensionato sotto il profilo dei servizi sanitari, mentre l’ASP di Trapani accumula ritardi, la Regione non mette risorse adeguate e nessuno si assume responsabilità per questo ulteriore stop».
La deputata ricorda anche la sua interrogazione del 26 settembre scorso, in cui chiedeva chiarimenti sui 21 milioni destinati all’opera e sulla loro effettiva disponibilità: «Ho chiesto se quei fondi fossero ancora sufficienti, visto che il costo stimato supera ormai i 50 milioni. Ho chiesto perché, con progetto e area pronti, tutto fosse ancora fermo. Dal Governo regionale non è arrivata alcuna risposta».
Nel frattempo, denuncia Ciminnisi, il presidio San Vito e Santo Spirito continua a operare «in condizioni indegne: senza spazi, senza parcheggi e persino senza una camera calda per il pronto soccorso».
La parlamentare contesta anche la nuova rete ospedaliera regionale, definita «un disegno sulla carta che non tiene conto dei reali bisogni dei territori. Gli ospedali restano vecchi, lenti e inadatti».
Ciminnisi chiede quindi un cambio di passo immediato e un impegno chiaro da parte del governo regionale: «L’ASP ha ancora margini per tentare di rientrare in graduatoria. Schifani dica con trasparenza dove intende reperire le risorse mancanti. O si costruisce il nuovo ospedale, oppure si abbia il coraggio di dire che la salute degli alcamesi non è una priorità per questo centrodestra».