È stallo nel centrodestra per la candidatura di Nicola Fici, tutto come previsto da settimane.
Il partito di Giorgia Meloni è spaccato: a Palermo come a Roma sono arrivate le valutazioni politiche su Fici. Nulla da dire sulla persona, ma i meloniani sanno che non hanno di fronte un uomo di centrodestra. Non ha preso alcuna tessera di partito, seppure abbia parlato con tutti i partiti della coalizione.
Fici nasce nel PD, ne fu capogruppo in consiglio comunale nel 2012; poi venne indicato assessore da Alberto Di Girolamo nel 2020 (l’ex sindaco ha perso la battaglia elettorale). Fici raggiunse il consiglio comunale con la lista “Cento Passi” di Claudio Fava e, solo l’anno scorso, decise insieme a Mario Rodriquez di fondare un gruppo civico.
I partiti di centrodestra si sono riuniti più volte in questi mesi: la convergenza su Fici c’è, ma ci sono anche spaccature, sia dentro FdI che dentro Forza Italia.
Una parte dei meloniani vorrebbe convergere su Fici, creando così – dicono – una nuova classe dirigente. Altri dirigenti, invece, chiedono un ritorno sull’attuale sindaco Massimo Grillo. Una spaccatura profonda, arrivata fino a Palermo e Roma, dove si deciderà anche alla luce delle ultime sconfitte regionali. Il partito di governo nazionale non può permettersi di perdere a Marsala.
Non in ultimo, Raffaele Fitto (FdI), attuale vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per la Politica regionale e la Coesione, spinge per la ricandidatura di Grillo.
Il rischio di avere i partiti spaccati è quanto mai probabile.
Forza Italia e Fratelli d’Italia
I due partiti vivono realtà interne di grandi divisioni.
A Marsala il capogruppo azzurro all’ARS, Stefano Pellegrino, dopo dichiarazioni altalenanti, ha chiarito che la sua prima scelta sarebbe sempre Salvatore Ombra. In ogni caso non lascerà l’attuale compagine.
Questo significa che Grillo ritenterà il bis insieme al gruppo di Pellegrino e quindi di Enzo Sturiano, attuale presidente del consiglio comunale. Cinque liste in totale.
Dall’altra parte, i meloniani che vorrebbero stare con Grillo sono pronti a fare anche una lista civica in suo sostegno.
All’interno dello stesso partito ci sono forti malumori per la composizione della lista: interlocuzioni aperte ci sono con Oreste Alagna, che pare vada candidato con Annalisa Trono (espressione dell’assessore regionale Mimmo Turano). In quel caso, in bilico ci sarebbe la rielezione dei due consiglieri uscenti: Lele Pugliese e Giancarlo Bonomo.
Ombra sì, Ombra no
Il presidente della Regione, Renato Schifani, non ha preso bene il diniego di Salvatore Ombra, presidente di Airgest, alla candidatura a sindaco di Marsala.
Persone a lui vicine dicono che Ombra pare ci stia ripensando.
I colpi di scena
Si ragiona su un altro nome: Paolo Ruggieri, su cui il centrodestra unito convergerebbe, voluto anche da una parte dei meloniani.
Ma la domanda è: Ruggieri si candiderebbe contro Grillo?
In ogni caso, quella che doveva essere una chiusura immediata è diventata uno stallo, e sarà così per tutto dicembre. Fratelli d’Italia pare intenzionata a far passare ancora settimane.
Gli altri candidati
Andreana Patti va avanti con Si Muove la Città e con lo schieramento progressista.
Non arretra Leonardo Curatolo con Marsala Futura. Due candidature che non si ritireranno, nonostante le voci contrarie.