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28/11/2025 22:00:00

Parchi, riserve e clima: dal Forum Natura 2030 la strategia per il futuro della Sicilia

Si è svolto mercoledì 26 novembre, nella sede di Legambiente Sicilia, il Forum “Natura 2030 – Una sfida per la tutela della biodiversità”, un momento di confronto tra ambientalisti, esperti, gestori delle aree naturali protette e istituzioni per fare il punto sulle priorità siciliane in materia di conservazione.

Durante l’incontro è stata ribadita la necessità di adottare criteri naturalistici oggettivi nella gestione della biodiversità e l’urgenza di raggiungere l’obiettivo europeo del 30% di aree protette entro il 2030, come previsto dalla Strategia UE per la biodiversità. Centrale anche il tema del restauro ambientale, con particolare attenzione alle zone umide, messe sempre più in pericolo dagli effetti dei cambiamenti climatici.

 

Governance e nuove riserve: il ruolo della Regione

Al Forum è intervenuta l’assessora regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, che ha illustrato le iniziative avviate dalla Regione per rafforzare la tutela del patrimonio naturale siciliano: istituzione di nuove riserve, aggiornamento del Piano regionale, interventi mirati nelle aree protette già operative.

Un confronto positivo, che ha coinvolto associazioni ambientaliste e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di rilanciare la governance del sistema regionale delle aree naturali protette.

 

La memoria dell’impegno ambientalista

Nella sua relazione introduttiva, Angelo Dimarca, referente per le Aree Naturali Protette di Legambiente Sicilia, ha ripercorso i risultati ottenuti e le criticità ancora aperte. Un momento particolarmente sentito è stato il ricordo di Franco Russo, figura storica dell’ambientalismo siciliano, scomparso nel marzo 2025: “un maestro, un amico e un compagno di tante battaglie”.

 

Biodiversità come motore di futuro

“Con il Forum Natura 2030 abbiamo dato voce a una visione di futuro basata sulla tutela del capitale naturale e sulla necessità di un cambiamento culturale”, ha dichiarato Giulia Casamento, referente Biodiversità di Legambiente Sicilia. La sfida, ha sottolineato, è quella di individuare strategie efficaci per la transizione ecologica, valorizzando i servizi ecosistemici e le soluzioni basate sulla natura.

 

Le prossime sfide: nuove riserve e parchi nazionali

“La grande partecipazione al Forum dimostra quanto la conservazione della natura sia ormai un tema strategico per il futuro della Sicilia”, ha affermato Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. Castronovo ha ricordato le riserve di Punta Bianca e Capo Murro di Porco, la cui istituzione è in fase avanzata, e l’esigenza di accelerare su quelle già previste dal Piano regionale. Ha inoltre sollecitato la ripresa del percorso per i Parchi nazionali delle Egadi, degli Iblei e delle Eolie.

“L’ambiente non è negoziabile – ha ribadito – ed è inaccettabile che alcune aree protette abbiano messo in secondo piano la tutela, confondendola con un uso distorto del concetto di valorizzazione. Legambiente prosegue il suo impegno con la campagna Preziose x Natura, per difendere e accrescere i nostri straordinari scrigni di biodiversità”.