La Regione Siciliana ha pubblicato due decreti che stanziano 45 milioni di euro destinati agli enti locali per compensare i costi del sistema rifiuti. Ma la ripartizione delle somme crea più di un paradosso: chi è virtuoso nella raccolta differenziata riceverà meno, mentre i Comuni che hanno sostenuto “extra costi” perché conferivano i rifiuti in impianti Tmb in sofferenza incassano contributi molto più consistenti.
Il meccanismo distingue due linee di finanziamento:
• 25 milioni per i Comuni che nel 2024 hanno conferito ai Tmb di Catania-Coda Volpe (Sicula Trasporti) e di Ragusa-Cava dei Modicani (Iblue), costretti a spedire fuori regione migliaia di tonnellate di scarti.
• 20 milioni per i Comuni “virtuosi”, cioè quelli che superano il 60% di raccolta differenziata, in tutto 289 su 390 in Sicilia.
Gli allegati ai decreti confermano il divario: Catania da sola assorbe un terzo dei fondi sugli extra costi (oltre 8,4 milioni) , mentre centinaia di piccoli Comuni che differenziano oltre il 65% riceveranno contributi medi molto più bassi.
Trapani: 213 mila euro come Comune virtuoso
Tra le realtà di maggior peso demografico, Trapani rientra nell’elenco dei 289 Comuni virtuosi della Sicilia che hanno superato il 60% di raccolta differenziata.
Per il capoluogo il contributo complessivo è di 213.057,35 euro (66,49% di differenziata).
Un risultato coerente con l’andamento degli ultimi anni e che posiziona Trapani fra i primi capoluoghi siciliani per performance ambientale.
I Comuni della provincia: chi prende cosa
La provincia di Trapani è presente in entrambi gli elenchi: sia tra i beneficiari degli extra costi (17 Comuni) sia nell’elenco dei virtuosi.
I Comuni con extra costi (DDG 1813)
Secondo i dati del decreto, 17 Comuni trapanesi hanno conferito nel 2024 ai due Tmb di Catania e Ragusa e quindi accedono al contributo di 120 €/tonnellata per i costi del trasferimento fuori regione.
L’allegato “A” conferma la presenza della provincia nelle SRR che hanno conferito a Catania e Ragusa .
L’importo varia a seconda del volume di rifiuti prodotto: in tutta la Sicilia orientale i grandi centri – Catania, Siracusa, Messina – dominano la classifica, ma nella provincia di Trapani una parte significativa dei Comuni ha comunque diritto al ristoro.
I Comuni virtuosi (DDG 1814)
Trapani non è sola. Fra i 289 Comuni che superano il 60% di raccolta differenziata spiccano, nella nostra provincia, diverse realtà medio-grandi e quasi tutte quelle di dimensione minore.
Negli allegati ufficiali sono elencati i beneficiari delle risorse dedicate alle performance di differenziata .
Si tratta di contributi proporzionati alla popolazione e alla percentuale di raccolta differenziata.
Il paradosso: chi è virtuoso prende meno
Il sistema dei due decreti genera un evidente squilibrio:
• Comuni molto in difficoltà, con percentuali di differenziata anche sotto il 40%, ricevono contributi milionari.
• Comuni virtuosi, che hanno investito e raggiunto risultati importanti, dividono un fondo di 20 milioni tra quasi 300 enti.
Il caso più eclatante è Catania – 37% di differenziata – che riceve oltre 8,4 milioni di euro, mentre città come Trapani o Ragusa, con percentuali superiori al 65%, ottengono poco più di 200 mila euro.
Una scelta che rischia di alimentare l’eterna contraddizione del sistema rifiuti siciliano: conviene più gestire male che gestire bene.
MARSALA. Ammonta a quasi 600 mila euro l'importo che l'Assessorato regionale all'Energia - diretto da Francesco Colianni - ha assegnato al Comune di Marsala sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti per il 2024. Se da un lato la Regione Siciliana ha riconosciuto gli extracosti sostenuti per lo smaltimento dei rifiuti raccolti nel territorio marsalese (oltre 294 mila euro), dall'altro l'Amministrazione Grillo ha ricevuto la somma di quasi 300 mila euro per i risultati raggiunti lo scorso anno: 77,98% di raccolta differenziata.
Intanto si guarda al futuro. Gli obiettivi raggiunti si intendono mantenere e rafforzare, tenuto conto che - in vista della nuova gestione del servizio raccolta rifiuti - l'Amministrazione comunale ha tracciato le linee di indirizzo cui attenersi: tra queste, migliorare l'organizzazione della raccolta nei quartieri popolari e incrementare l’efficienza del servizio soprattutto nel periodo prettamente estivo-turistico. Il tutto, prodigandosi a contrastare l'abbandono dei rifiuti con più isole ecologiche e compostiere di comunità (nelle contrade (Dara, Ciavolo, Ventrischi, Colombaio Lasagna e Paolini), nonché con una campagna di sensibilizzazione al corretto smaltimento di rifiuti.