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29/11/2025 11:00:00

Asp Trapani, il Nursind: “Immobilismo preoccupante. Serve scossa su personale e sicurezza"

All’Asp di Trapani, per il Nursind, la situazione è ferma. Troppo ferma. Il sindacato degli infermieri lancia un nuovo allarme: “C’è un immobilismo che sta diventando pericoloso. Le attività essenziali per garantire sicurezza nei presidi ospedalieri e il normale funzionamento della macchina sanitaria procedono a rilento. E su molte questioni c’è un silenzio che non possiamo più accettare”.

 

Il riferimento è anche al caso dei referti in ritardo che, dopo settimane di polemiche, sembra in parte rientrato. “Ma dell’inchiesta interna avviata dall’Asp – aggiunge il Nursind – non si sa più nulla”.

Secondo il sindacato, l’arrivo della nuova commissaria, Alessandra Pulvirenti, nominata lo scorso luglio, non avrebbe portato quella accelerazione attesa.
“Gli atti amministrativi vanno avanti con lentezza inspiegabile. Ritardi mai visti sulle stabilizzazioni del personale, incarichi fermi negli uffici, documenti importanti che attendono da settimane una firma. La straordinarietà è diventata ordinarietà, e questo è un problema serio”.

 

Il Nursind segnala anche criticità sulla sicurezza: “Nel parcheggio dell’ospedale di Marsala ci sono state auto danneggiate, ma non è stato adottato alcun provvedimento. Gli ingressi dei pronto soccorso di Trapani e Castelvetrano sono in condizioni fatiscenti”.

Poi c’è il caso dell’ospedale di Alcamo: un progetto costato milioni e poi bocciato.
E ancora i contratti di medici, infermieri e Oss in scadenza senza certezze sul rinnovo.
“A tutto questo – continua il sindacato – si aggiunge un sistema di pulizia delle divise e della biancheria ospedaliera che funziona male, e una formazione aziendale ferma al palo”.

Il quadro, secondo il Nursind, è quello di un’Asp bloccata da mesi.
“Il commissariamento provvisorio non ha migliorato nulla. E adesso circolano voci insistenti su un ulteriore cambio di commissario. Tutto questo non aiuta a guardare con fiducia ai prossimi mesi. Ci sono atti fermi alla Regione, in attesa di risposte”.

Da qui l’appello finale: “Presidente della Regione e assessore alla Salute intervengano. Serve una scossa per superare questa pericolosa stasi che rischia di creare nuovi casi come quello dei referti”.