Ryanair manda in archivio il suo esperimento “Prime Member” dopo appena otto mesi. Il programma in abbonamento, pensato per offrire sconti e promozioni dedicate ai clienti più fedeli, sarà sospeso dal 28 novembre. Il motivo? Semplice: costava troppo alla compagnia e faceva risparmiare troppo ai passeggeri.
Lanciato come servizio premium, il programma aveva raccolto circa 55 mila iscritti, ognuno dei quali pagava una quota annuale. Un’idea che sembrava promettente, ma i numeri raccontano altro: Ryanair ha incassato 4,4 milioni di euro dalle adesioni, ma ha dovuto riconoscere oltre 6 milioni in sconti. Risultato: operazione in perdita.
A confermarlo è il Chief Marketing Officer Dara Brady, che non nasconde la delusione: il test “è costato più di quanto abbia generato” e il modello degli abbonamenti “non giustifica tempo e sforzi” necessari a mantenerlo. Insomma, la compagnia ha deciso di tornare alla sua natura: poche complicazioni e tariffe basse uguali per tutti.
Nessuno dei già iscritti perderà i benefici. I clienti “Prime” continueranno a ricevere offerte riservate fino alla scadenza del loro abbonamento, ottobre 2026. Stop invece a nuove registrazioni.
Ryanair, che punta a superare i 207 milioni di passeggeri in un anno, chiude così una parentesi breve ma significativa: nel modello low-cost – ricorda la compagnia – non ci sono privilegi che tengano se mettono a rischio i conti.