Una testa di coccodrillo essiccata, nascosta dentro una busta di plastica, è stata scoperta all’aeroporto di Palermo Punta Raisi durante un controllo doganale. A trasportarla era un passeggero palermitano proveniente da Bangkok con scalo a Roma Fiumicino.
Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito dei controlli rafforzati su flora e fauna protette effettuati dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, in applicazione della Convenzione di Washington (CITES).
All’apertura della valigia, gli operatori hanno trovato la testa del rettile – appartenente alla specie crocodylia spp, considerata a rischio estinzione – completa di denti e accuratamente imbustata per eludere i controlli.
Il reperto è stato sequestrato e il passeggero denunciato a piede libero: la legge prevede sanzioni da 20 mila a 200 mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto fino a un anno.
La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane sottolineano che il traffico illegale di specie protette è un fenomeno che mette a rischio la biodiversità a livello mondiale. Un tema al centro anche della conferenza globale CITES in corso a Samarcanda, dove oltre 180 Paesi discutono misure di tutela e contrasto al commercio illecito.
I controlli continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo – si legge in una nota – di garantire il pieno rispetto delle normative e proteggere il patrimonio naturale. Come sempre, si ricorda che per gli indagati vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.