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04/12/2025 13:31:00

Palermo, assolto Toader Purdel: dopo tre anni di carcere a Trapani è libero

La Corte d’Assise di Palermo ha assolto Toader Purdel, 56 anni, cittadino romeno, detenuto da tre anni nel carcere di Trapani con l’accusa di strage consumata. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui 16 anni e sei mesi di reclusione, ma l’impianto accusatorio non ha retto al vaglio del collegio giudicante.

Mercoledì, dopo un lungo processo, i giudici hanno disposto l’immediata liberazione dell’imputato, assistito dall’avvocato Salvatore Galluffo, riqualificando il fatto come getto pericoloso di cose (articolo 674 del codice penale), un reato molto meno grave rispetto alla strage, sulla base della quale era stata applicata la misura cautelare.

La consulenza tecnica depositata dall’accusa — che sosteneva l’esistenza di un rischio concreto di esplosione dell’intera palazzina, con effetti anche sugli edifici vicini — è stata analizzata punto per punto, ma non è stata ritenuta sufficiente a sostenere l’imputazione originaria.

 

La vicenda

 

I fatti risalgono al dicembre 2022, a Palermo. Purdel, già indagato per maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie e per questo allontanato dalla casa familiare, si trovava ai domiciliari in una comunità di Salemi. Dopo aver danneggiato il braccialetto elettronico, riuscì a raggiungere l’appartamento della donna in via Oreto, con l’intento — secondo le accuse — di provocare un’esplosione che avrebbe potuto coinvolgere lei e i due figli.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della stazione di Brancaccio, l’uomo si introdusse in casa e recise i tubi collegati a tre bombole del gas, aprendo le valvole e collocandole in punti diversi dell’abitazione: davanti alla porta d’ingresso, in cucina e vicino a una stufa. Il rientro dell’ex moglie avrebbe potuto innescare una tragedia.

A evitare il peggio fu il provvidenziale intervento dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, che misero in sicurezza l’appartamento e arrestarono l’uomo. A distanza di un anno e mezzo, il gip emise nei suoi confronti una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere.