È nata in Diocesi la Commissione dell’Ufficio per le persone con disabilità, istituito dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella.
L’Ufficio è guidato da Paolo Tantaro e Angelica Spanò (nella foto), vice direttore è Paola Gandolfo. La neo Commissione, invece, è formata da Stefania Mannone, Claudio Merlino, Rossella Leone, Angela Giacalone, Ignazio Grillo, Alberto Alagna, Angelina Rizzo, Giacoma Fazio, Di Carlo Anna. «L’Ufficio nasce con l’obiettivo di promuovere una pastorale dell’inclusione, accompagnare le parrocchie, gli oratori e le associazioni nella crescita di una sensibilità evangelica verso ogni forma di disabilità, collaborare in modo trasversale con gli uffici pastorali diocesani, offrire formazione e strumenti per un’accessibilità reale, non solo architettonica, ma soprattutto relazionale e spirituale, favorendo un reale atteggiamento di inclusione verso le persone con disabilità. e, infine, lavorare col territorio creando una rete di collaborazioni con le famiglie, la scuola, le realtà del terzo settore, per contribuire a diffondere nella comunità civile una reale cultura dell’inclusione, valorizzando i carismi e la partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita liturgica, catechistica e comunitaria», scrivono i condirettori Tantaro e Spanò nella lettera diffusa oggi, 3 dicembre, Giornata internazionale per le persone con disabilità.
A VITA RESTAURATA LA STATUA DELL’IMMACOLATA (‘700)
Nel piccolo Comune di Vita è stata restaurata la statua settecentesca di Maria Ss. Immacolata, ad opera di Rosalia e Antonino Teri. Alla cerimonia di presentazione del restauro hanno presenziato il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e il Vicario generale don Gioacchino Arena (che è pure parroco a Vita). La statua, che viene custodita proprio all’interno della chiesa San Francesco, mostra la classica iconografia dell’Immacolata in piedi su una nube con 2 putti e il drago sotto ai piedi e le mani giunte sul petto. Dell’opera non si conosce l’autore ma è attribuibile a maestranze di ambito palermitano. Dall’analisi effettuata prima del restauro è stato possibile accertare che i putti sono stati applicati successivamente, probabilmente a fine ‘800, e la decorazione pittorica è stata rifatta diverse volte, tranne per gli incarnati del viso e per il mantello in argento. All’avvio del restauro la scultura mostrava uno stato di conservazione mediocre: ridipinture e rifacimenti, soprattutto sulla veste, la nube, i putti, la base e il serpente. «Dalla pulitura della veste è emersa la decorazione originale in stucco colorato e levigato dalle tinte dell’azzurro con un decoro», spiega Rosalia Teri. Sulla statua sono state ricostruite parti mancanti e sono state stuccate alcune lacune con gesso di Bologna e colla di coniglio. Sono state realizzate le nuove basi per i putti, con una decorazione a mimetica che imita la decorazione originale della base della Madonna. Anche il mantello della Madonna è stato restaurato con integrazione pittorica con colori a vernice.