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08/12/2025 18:00:00

Pantelleria: +75% di turismo fuori stagione grazie all'effetto Unesco

 Pantelleria continua a raccogliere i frutti del riconoscimento Unesco ottenuto nel 2014, quando la pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello divenne ufficialmente patrimonio culturale immateriale dell’umanità. E oggi, per la prima volta, arrivano dati sistematici che mostrano quanto quel titolo abbia inciso sull’economia e sul turismo dell’isola.

A rivelarlo sono i risultati preliminari dello studio “Impatto economico dei riconoscimenti Unesco”, avviato nel 2023 dalla Cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, diretta da Pier Luigi Petrillo, professore di Cultural Heritage and Food alla Luiss Guido Carli.

 

Turismo: boom nei mesi “insospettabili”

Subito dopo il riconoscimento, l’aumento delle presenze turistiche fu timido (+0,3%). Ma tutto cambia a partire dal 2022, con l’istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria e con campagne mirate a legare l’immagine dell’isola al brand Unesco.

Da quel momento, le presenze crescono mediamente del 9,7% l’anno.
Il dato più sorprendente riguarda però la stagionalità: sono i mesi tradizionalmente meno turistici — ottobre, novembre, marzo e aprile — a registrare il balzo più impressionante, con un +75% di arrivi.

Secondo l’indagine, due turisti su tre dichiarano di aver scelto Pantelleria proprio per il riconoscimento Unesco o per esperienze legate alla viticoltura eroica dell’isola.

 

Agriturismi quintuplicati: +500% in dieci anni

L’effetto Unesco si vede anche – e forse soprattutto – nell’economia agricola e nell’ospitalità rurale.

Già nel 2015, un anno dopo l’iscrizione nella lista Unesco, gli investimenti in agriturismi crescono del 6,35%.
Il trend non si ferma più: tra il 2014 e il 2025 l’aumento medio annuo è del 24,7%, con un risultato clamoroso: +500% di aziende agrituristiche in dieci anni.

Numeri lontanissimi da quelli di altre località simili, prive però del marchio Unesco, dove la crescita nel medesimo periodo si ferma al 2%, con punte del 3,2% solo nelle zone più attrattive.

 

Un modello di sviluppo “agro-turistico”

Lo studio conferma dunque ciò che Pantelleria, negli ultimi anni, aveva già percepito: il riconoscimento Unesco non è soltanto un titolo prestigioso, ma una leva economica concreta, capace di destagionalizzare i flussi, attrarre nuovi investimenti e valorizzare la produzione agricola tradizionale.

Un modello che potrebbe diventare un riferimento anche per altre aree rurali del Mediterraneo alla ricerca di un equilibrio tra tutela, agricoltura e turismo sostenibile.