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10/12/2025 06:00:00

Marsala 2026. Curatolo lancia  il "Polo di centro". Si rivede Rubbino (che attacca Grillo)

A Marsala inizia lentamente a delinearsi il campo dei candidati e delle alleanze in vista delle elezioni amministrative del 2026. Da un lato prende forma il progetto politico di Leonardo Curatolo, già ufficialmente in corsa per la carica di sindaco. Dall’altro emergono le critiche, sempre più forti, da parte del movimento “Uguaglianza per la Sicilia”, che accusa l’Amministrazione Grillo di favoritismi, opacità e abbandono delle periferie.

 

Curatolo: “Costruiamo un polo ampio e partecipato”

Il leader di Marsala Futura, Leonardo Curatolo, ha annunciato che tre liste sono già pronte per essere presentate: Marsala Futura, Coltiviamo Marsala e il Partito Liberale Italiano.

«È un percorso costruito mettendo i cittadini marsalesi al centro» — ha dichiarato il candidato sindaco, che definisce la propria coalizione il nuovo “Polo di Centro” della città.

«Il nostro movimento rappresenta un’alternativa concreta e unitaria, capace di affrontare con pragmatismo le sfide locali e di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile e inclusivo».

Accanto alle tre liste già definite, altre due sono in fase di ultimazione.

«Stiamo lavorando per coinvolgere chiunque abbia a cuore il futuro di Marsala. Vogliamo aprire uno spazio ampio e partecipato, dove ogni cittadino possa contribuire con idee e proposte».

L’appello finale è rivolto alla comunità marsalese:

«Invitiamo tutti a prendere parte a questo percorso. Ogni voce conta, e ogni contributo può fare la differenza nella costruzione di una città più moderna, coesa e capace di guardare avanti».

 

Rubino attacca: “Marsala è una città a due velocità”

A opporsi con toni durissimi all’attuale amministrazione è Salvatore Rubbino, leader del movimento “Uguaglianza per la Sicilia” e vecchia conoscenza della politica marsalese. L'ex assessore della giunta Carini  accusa il sindaco Grillo di avere trasformato la gestione comunale in un sistema di privilegi e disuguaglianze.

«L’Amministrazione ha adottato una politica dei due pesi e due misure. Il concetto di uguaglianza, pilastro della nostra visione politica, è stato sistematicamente calpestato. Si assiste a una concentrazione ossessiva di risorse e attenzioni solo verso il centro storico e le aree più visibili, abbandonando le periferie e i quartieri popolari».

Rubino denuncia un elenco di criticità evidenti:

  • Infrastrutture al collasso: strade dissestate, illuminazione pubblica carente, manutenzione del verde urbano inesistente nelle aree più disagiate.

«L’uguaglianza non può esistere senza dignità infrastrutturale».

  • Servizi sociali in crisi: fondi tagliati o bloccati per asili nido, assistenza agli anziani e sostegno alle fasce più deboli, mentre si finanziano “eventi di facciata di dubbia utilità pubblica”.
  • Mancanza di trasparenza:

«Il sindaco Grillo e la sua giunta continuano a ignorare le richieste di chiarimento su appalti e decisioni strategiche. È un disinteresse preoccupante verso la partecipazione democratica e il controllo civico».

 

Le richieste di “Uguaglianza per la Sicilia”

Il movimento di Rubino chiede interventi immediati e concreti, tra cui:

  • Rimodulazione del Bilancio: destinare maggiori risorse alle periferie e ai servizi essenziali (trasporti, rifiuti, scuole).
  • Tavolo pubblico di confronto: il sindaco si impegni a dialogare con comitati di quartiere e associazioni civiche.
  • Piano anti-disparità: un progetto concreto per contrastare povertà educativa e marginalizzazione sociale.

E l’affondo finale:

«Il tempo delle promesse vuote è finito. Se il sindaco Grillo non è in grado di garantire l’uguaglianza per tutti i cittadini, è tempo che si faccia da parte».