Dopo aver ricostruito la genesi politica del raduno e le sue prime crepe organizzative, in questa seconda puntata entriamo nel cuore del tema: come si passa da un preventivo iniziale di 272 mila euro a una spesa finale di 300 mila? E soprattutto: come è stato impiegato, davvero, quel denaro pubblico?
Dal preventivo ai 300 mila euro: la delibera che fa lievitare tutto
Il salto di qualità – o, meglio, di quantità – avviene con una delibera di metà aprile. La Giunta approva il bilancio definitivo dell’evento e stanzia 300.000 euro come “contributo forfettario a copertura delle spese”. È la cifra che, da sola, sposta l’asticella ben oltre le previsioni iniziali.
Tra tutte le voci, una domina su ogni altra: l’ospitalità dei partecipanti. Il Comune ha garantito la copertura dei costi alberghieri per bersaglieri, capi delegazione, fanfare e staff logistici. Una spesa complessiva stimabile in circa 120 mila euro, praticamente la metà del budget totale. Una spesa impropria: secondo chi ha organizzato altri raduni, solitamente la spesa per l'accoglienza si limita alle più alte cariche e agli ospiti. A Marsala invece quasi la metà dei soldi è servita a pagare vitto e alloggio ai partecipanti.
Non un investimento in infrastrutture, promozione o servizi durevoli: semplicemente il pagamento del conto dell’hotel. E non solo a Marsala. Le prenotazioni – centinaia di notti – sono sparse in tutta la provincia di Trapani e persino in alcuni comuni dell’Agrigentino, terra di provenienza del presidente del comitato organizzatore e di diversi componenti del comitato. Gli albergatori agrigentini e trapanesi hanno lavorato, certo. Ma a spese dei contribuenti. Il turismo, stavolta, lo ha finanziato il Comune.
Il Comitato Organizzatore: costituito, finanziato e subito operativo
Il 15 novembre 2024 il Comitato Organizzatore viene costituito davanti al notaio Pizzo. Il Comune lo individua come il soggetto ideale per gestire la macchina dell’evento, sottolineandone “know-how e requisiti necessari”.
L’accordo di collaborazione è approvato il 22 gennaio 2025: – il Comune si obbliga alla totale e diretta copertura della spesa; – vengono previsti acconti scaglionati, a partire da 50.000 euro erogati già a gennaio; – il flusso di denaro è garantito fino a maggio, cioè ben prima che l’evento inizi.
A guidare il Comitato è chiamato, dopo qualche tentennamento iniziale (così riportano i rumor) l’architetto Lorenzo Violante, di Cattolica Eraclea, provincia di Agrigento. Lui è certo del successo della manifestazione. Ecco cosa dice:
Tra le figure chiave compaiono Giuseppe Culicchia, referente per comunicazione e rapporti stampa (molto vicino al Sindaco Grillo, i ben informati lo danno per possibile candidato al consiglio comunale di Marsala a sostegno della ricandidatura del primo cittadino ), e il revisore Alessandro Messina, cui spetta un compenso massimo di 1.500 euro per la vigilanza contabile.
Le prime fessure: Fanfare poche, Alpini tanti
La realtà, però, comincia subito a incrinarsi. Il verbale della riunione del 12 dicembre 2024 fotografa un quadro tutt’altro che rassicurante.
Il componente del Comitato Bartolomeo Adragna, dopo aver contattato tutte le Fanfare, riferisce:
29 Fanfare accreditate;
solo 8 effettivamente in via di organizzazione;
12 comunicano che non verranno;
9 hanno problemi economici;
3 parteciperanno solo alla sfilata;
7 non possono partecipare per il contemporaneo Raduno degli Alpini.
Un bollettino chiaro: l’evento voluto dal Sindaco sull’11 maggio – data simbolica garibaldina – soffre la concorrenza del raduno degli Alpini e rischia il flop in termini di partecipazione musicale e simbolica, cioè proprio ciò che dovrebbe caratterizzare un raduno dei Bersaglieri.
I preventivi originali: i numeri che non tornano
Il Piano Economico Finanziario regionale dell’ANB (fatto a giugno 2024) e firmato dal "presidente del costituente comitato organizzativo" Vincenzo Quartana, prevedeva una spesa totale di 272.000 euro, con voci di costo estremamente più sobrie, soprattutto sulle ospitalità, appena 15.000 euro tra vitto, alloggio e logistica ricettiva .
Le voci principali erano:
Tribune, bagni chimici, transenne: 70.000 euro
Rimborso spese verso terzi: 20.000 euro
Pubblica informazione e comunicazione: 20.000 euro
Numero Unico: 15.000 euro
Società service: 15.000 euro
Gadget evento: 12.000 euro
Logistica ricettiva: 5.000 euro
Vitto e alloggio fanfare d’onore: 10.000 euro
Poi, dopo pochi mesi entra in gioco il comitato effettivo, e il presidente non è Quartana ma Violante.
Nel Documento Previsionale di Spesa adottato dal Comitato (allegato all’atto notarile del 15 novembre), la cifra sale già a 300.000 euro, con una diversa ridistribuzione delle voci.
Il primo acconto: una rendicontazione che parla da sola
Il 31 gennaio 2025, il Presidente del Comitato, Lorenzo Violante, protocolla la richiesta al Comune di Marsala del primo acconto da 50.000 euro. La rendicontazione allegata mostra già il divario tra previsioni iniziali e spese reali:
Ospitalità Fanfare: 35.500 euro (più del doppio della previsione iniziale di 15.000 euro per Fanfare d’Onore e ospiti)
Sicurezza (Safety & Security): 8.882,67 euro tra cui 7.000 euro per l’ingegnere Salvatore Avanzato incaricato del piano di sicurezza
Grafica e materiale: 1.708 euro
Evento “L’Inno Svelato”: 1.600 euro (cachet e spese per Michele D’Andrea)
Revisione contabile: 1.903,20 euro (compenso revisore + IVA)
Spese notarili e cancelleria: 1.500 euro
E' solo il primo acconto. Altri ne seguiranno. Come verranno spesi i soldi, lo vedremo domani.
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