Un riconoscimento che va oltre i confini comunali e attraversa la storia dei diritti civili in Italia. Franca Viola ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Capo d’Orlando, conferita all’unanimità dal Consiglio comunale della cittadina messinese.
La consegna del certificato è avvenuta nella sua abitazione di Alcamo, dove una delegazione istituzionale si è recata per omaggiarla. Per motivi familiari, infatti, Franca Viola non aveva potuto essere presente a Capo d’Orlando nel giorno della cerimonia ufficiale. A rappresentare l’amministrazione paladina il sindaco Franco Ingrillì, insieme a una delegazione del Consiglio comunale e alle componenti del gruppo di donne “Mai più sole”, promotrici della richiesta di conferimento dell’onorificenza.
Alla consegna erano presenti Donatella Ingrillì, Daniela Trifilò, Rosetta Casella e Maria Mansueto per il gruppo femminile, Renato Mangano per il Consiglio comunale. Hanno partecipato anche il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, l’assessore Vito Lombardo e Cinzia Coraci della Cgil locale.
Franca Viola è diventata un simbolo nazionale nel 1965, quando, appena diciottenne, ebbe il coraggio di dire “no” al matrimonio riparatore con l’uomo che l’aveva sequestrata e violentata. Una scelta rivoluzionaria per l’Italia di allora, che aprì una profonda riflessione nel Paese e contribuì a un lungo percorso parlamentare culminato, nel 1981, con l’abolizione della norma che estingueva il reato di violenza sessuale attraverso il matrimonio.
A distanza di decenni, quel “no” resta una pietra miliare nel cammino dell’emancipazione femminile. Un percorso ancora incompiuto, come dimostrano i dati allarmanti sui femminicidi e sulla violenza di genere.
Franca Viola, che ha accolto la delegazione insieme al marito, ha annunciato che sarà presto a Capo d’Orlando per incontrare la cittadinanza. Un incontro atteso, che assume il valore di una testimonianza viva e ancora attualissima di coraggio, dignità e libertà.