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30/12/2025 06:00:00

Personale sanitario e telemedicina: la Regione detta le regole, 150 mln per gli anziani

Il 23 dicembre scorso è stato emanato un atto di indirizzo dell’assessorato alla Salute per il conferimento, la proroga e il rinnovo dei contratti a tempo determinato nella sanità siciliana.

Il documento porta la firma del dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino. Si tratta di “indicazioni di massima per la programmazione del fabbisogno di personale da assumere a tempo determinato e/o da prorogare o rinnovare”, ritenuto indispensabile per garantire il mantenimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e il corretto funzionamento delle attività amministrative, tecniche e professionali delle aziende.

Le aziende sanitarie potranno dunque continuare ad avvalersi di rapporti di lavoro a tempo determinato, valutando l’opportunità di conferire, prorogare o rinnovare i contratti in scadenza, per una durata massima di un anno – o anche inferiore, in base alle esigenze organizzative – in tutte quelle discipline e profili professionali considerati necessari a fronteggiare i bisogni assistenziali e a garantire i Lea.

Resta in capo alle aziende l’autonomia gestionale di determinare una durata maggiore dei contratti a tempo determinato qualora emergano motivate o sopravvenute esigenze, in particolare per i profili più carenti, come i dirigenti medici e il personale sanitario e sociosanitario. In ogni caso, le proroghe dovranno tenere conto delle attività programmate, molte delle quali in corso di realizzazione o di completamento nel 2026, legate al Pnrr, al decreto legge 34/2020, agli interventi infrastrutturali previsti dall’articolo 20 e ai programmi di ammodernamento del sistema sanitario regionale.

Dall’assessorato ricordano che il contenimento della spesa resta un obiettivo generale per tutte le amministrazioni. La Corte dei Conti, così come la Corte Costituzionale, ha infatti ribadito che i tetti di spesa fissati dalla normativa statale non possono essere derogati né con leggi regionali né con atti amministrativi, se non in senso più restrittivo.

Nella direttiva si annuncia inoltre che un successivo provvedimento servirà a indirizzare e coordinare la spesa delle aziende del Servizio sanitario regionale, tenendo conto anche di eventuali esigenze derogatorie adeguatamente motivate dalle direzioni aziendali. Parallelamente, l’assessorato invita le aziende sanitarie a continuare a mettere in campo tutte le procedure previste dalla normativa per il reclutamento di dirigenti medici a tempo indeterminato, attraverso mobilità e concorsi, per far fronte alle persistenti carenze in diverse discipline.

Viene infine ribadito il divieto di ricorrere a incarichi a tempo determinato per la copertura di posti vacanti in presenza di graduatorie concorsuali ancora valide, che devono essere utilizzate secondo le disposizioni nazionali e gli orientamenti giurisprudenziali consolidati. Nelle more della conclusione delle procedure di stabilizzazione, le aziende potranno comunque mantenere in servizio il personale precario, per il tempo ritenuto necessario alla chiusura dell’iter, in coerenza con il fabbisogno di personale e i tetti di spesa assegnati.

 

Telemedicina e prevenzione per gli over 80: al via il bando PNRR da quasi 150 milioni

Promuovere la sanità preventiva e la telemedicina a domicilio per le persone grandi anziane, migliorando l’assistenza ai pazienti cronici e contrastando isolamento sociale e deterioramento cognitivo. È questo l’obiettivo dell’Avviso pubblico appena emanato da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il bando riguarda la selezione di progetti dedicati all’erogazione di prestazioni socio-sanitarie a valenza sanitaria attraverso strumenti di telemedicina, in attuazione del decreto del Ministero della Salute del 7 ottobre 2025, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e con il Ministero per le Disabilità. Le risorse rientrano nella Missione 6 – Salute del PNRR, Componente 1, sub-investimento 1.2.3, dedicato alla “Telemedicina per un miglior supporto ai pazienti cronici”.

In qualità di soggetto attuatore del sub-investimento, Agenas ha avviato la procedura di selezione dei progetti che dovranno essere realizzati presso il domicilio delle persone grandi anziane, ovvero cittadini che abbiano compiuto almeno 80 anni e che siano affetti da almeno una patologia cronica. L’obiettivo è rafforzare l’assistenza territoriale attraverso soluzioni innovative, capaci di integrare prevenzione, monitoraggio e supporto sociale.

 

Risorse per 149,5 milioni di euro

La dotazione finanziaria complessiva dell’Avviso ammonta a 149,5 milioni di euro, a valere sulle risorse PNRR. Il finanziamento dei progetti avverrà sulla base di un costo unitario standard pro capite, definito da Agenas, pari a 2.458 euro per ciascun assistito, riferito all’intero periodo di sperimentazione della durata di 18 mesi.

Ogni proposta progettuale dovrà prevedere l’erogazione di prestazioni finalizzate alla prevenzione del deterioramento cognitivo, al miglioramento dell’aderenza terapeutica e al contrasto dell’isolamento sociale, riconosciuto come possibile concausa del declino cognitivo negli anziani.

 

Tre prestazioni obbligatorie

A pena di inammissibilità, i progetti dovranno includere tutte e tre le tipologie di prestazioni previste dal bando e dovranno essere realizzati in una delle tre aree geografiche individuate dal decreto ministeriale del 7 ottobre 2025. Le modalità operative e i requisiti minimi sono dettagliati nello schema di proposta allegato all’Avviso.

 

Target: fino a 60 mila anziani presi in carico

Ogni progetto dovrà indicare il numero di persone grandi anziane prese in carico, per consentire ad Agenas il monitoraggio del raggiungimento del target complessivo fissato dal decreto ministeriale: almeno 50 mila e fino a un massimo di 60 mila persone assistite a domicilio su scala nazionale.

È previsto, inoltre, il divieto di doppio finanziamento: i destinatari dei progetti non potranno essere pazienti già inseriti nei percorsi di Assistenza domiciliare integrata (Adi).

 

Durata sperimentale e criteri territoriali

I progetti selezionati avranno natura sperimentale e una durata complessiva di 18 mesi. In fase di valutazione, la Commissione terrà conto della necessità di garantire un’equa distribuzione territoriale degli interventi, in base al numero di grandi anziani residenti in ciascuna Regione, secondo i dati Istat 2025.

Qualora, al termine della selezione, non fosse assicurata la presa in carico del numero minimo stimato per alcune Regioni, la Commissione potrà ammettere progetti riferiti ad altre aree geografiche, purché abbiano raggiunto il punteggio minimo previsto, al fine di garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili.

Un intervento che punta a coniugare innovazione tecnologica, assistenza domiciliare e tutela delle fasce più fragili della popolazione, nel solco della riorganizzazione del sistema sanitario prevista dal PNRR.