Prima udienza del processo sulla trattativa Stato - Mafia. Rinvio al 15 Novembre
Si è svolta nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo la prima udienza preliminare, a porte chiuse, del procedimento sulla trattativa Stato-mafia.
Si è svolta nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo la prima udienza preliminare, a porte chiuse, del procedimento sulla trattativa Stato-mafia.
"Una decisione obbligata". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito l'atto con cui a fine luglio ha sollevando il conflitto di attribuzione con la Procura di Palermo davanti alla Corte Costituzionale.
E' fissata per il 4 dicembre l'udienza pubblica della Corte Costituzionale per la discussione nel merito del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promosso dal Presidente della Repubblica nei confronti della Procura di Palermo per il 'nodo' intercettazioni. I pm palermitani non si sono ancora...
La magistratura vuole accertare la verità, ma «non può farcela da sola». Avrebbe bisogno dell'aiuto dei cittadini e della politica.
La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato sollevato dal Quirinale contro la Procura di Palermo.
Lui era il dominus, colui che regnava", anche se non isolato ma con "un consenso più ampio"; lui "scelse Conso, Amato, Mancino e Capriotti".
Fabio Granata e Angela Napoli rappresentanti di Fli in commissione parlamentare Antimafia - informa un comunicato - hanno aderito all'appello del quotidiano ''Il Fatto'' in sostegno alla Procura di Palermo e chiedono al governo''un atto doveroso e in nome del popolo italiano e della memoria di...
La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per dodici imputati al termine dell’indagine sulla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia che sarebbe avvenuta fra il 1992 il 1994, al tempo delle stragi organizzate da Cosa nostra.
Non poteva che andare così. L'inchiesta palermitana sulla trattativa ha scatenato una guerra: all'interno della stessa magistratura, nel mondo politico e in quello giornalistico.
"Leggo di trattative e di rapporti di altissimo livello e non mi stupisco affatto".
"Penso che si debba evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione".
Dai verbali della Procura di Palermo relativi all'inchiesta sulla presunta "trattativa" tra Stato e mafia salta fuori il nome Giulio Andreotti.
Non solo la Procura di Palermo, ma anche la corrente di Magistratura Democratica si spacca sull'inchiesta relativa alla presunta trattativa Stato-mafia.
In cima alla lista degli indagati nell'inchiesta sulla "trattativa" ci sono padrini del calibro di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Antonino Cinà.