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19/07/2021 06:00:00

Ospedale di Marsala ancora chiuso: ci prendono in giro con le false promesse

 Tragica situazione all’ospedale di Marsala, siamo quasi a fine luglio e ancora molti reparti sono chiusi e il Pronto Soccorso presenta gravissimi disagi per assenza di medici e infermieri.

Le promesse che sono arrivate da Trapani, in seguito ai non si da più quanti incontri con il sindaco Massimo Grillo e il presidente del Consiglio Enzo Sturiano, non sono servite a molto.

Il reparto di Cardiologia opera a metà, i medici non ci sono, hanno serie difficoltà a coprire i turni, ci sono appena quattro medici, e quello che si paventa è la chiusura del reparto per trasferirlo direttamente a Trapani.

Il Pronto Soccorso continua a vivere il dramma della carenza di medici strutturati, mentre al nosocomio di Alcamo pare addirittura che ce ne siano in più. Dall’ ASP, insomma, tanti annunci ma mancano le delibere, sembra addirittura che Emanuele Caldarera, del reparto di Urologia, si sia trasferito da Mazara a Marsala senza alcun ordine scritto per la riapertura dell’unità. I vertici aziendali hanno autorizzato, pochi giorni fa, cinque incarichi in Radiologia, tre per l’ospedale di Castelvetrano e due per Marsala, a partecipare pare siano solamente due.

Ma c’è di più, e non sarebbe nemmeno una novità, pare proprio che ci sia una strategia - legittima, per carità - messa in campo per potenziare ancora di più l’ospedale di Trapani, il Sant’Antonio Abate, e che il dottore Carlo Gianformaggio, primario dell’Unità complessa di Otorinolaringoiatra, con un incarico aziendale come vice di Gioacchino Oddo, che è il direttore sanitario dell’ASP, abbia un peso specifico in queste dinamiche.

A tutto ciò c’è la sempre carenza di medici, non più interessati al pubblico ma prediligono le strutture private.

Il vero problema è che non c’è una visione di insieme di sviluppo e di tutela dell’ospedale cittadino, non ci sono politici che lo difendono, né dalla deputazione regionale, troppo vicina al commissario Zappalà, che da quella locale che è più interessata a fare le passerelle con corredo di foto sui social che a portare risultati a casa. Sturiano non manca di passare quasi ogni giorno dall’ospedale, ma i risultati quali sono? A parte la vicinanza sarebbe bene ottenere qualche esito, altrimenti anziché fare il presidente del consiglio della quinta città della Sicilia può sempre aprire un centro di ascolto.

Anche la Sanità è programmazione a tutela della Salute pubblica e dei territori, ma questo pare che nei palazzi che contano non interessi.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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