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13/01/2023 06:00:00

Il caso Cannes imbarazza sempre più Schifani. Indaga la Finanza

E alla fine sono arrivati pure i Finanzieri presso gli uffici dell’assessorato regionale al Turismo. La questione Cannes è diventata un affare, un costante imbarazzo per questo esecutivo regionale e per il presidente, Renato Schifani, che lo guida.


I fascicoli aperti sono più di uno, dalla Corte dei Conti che sta valutando il danno erariale, alla procura di Palermo che indaga sulla gestione facile dei soldi da parte dell’assessorato.

Adesso anche la Procura europea, con il Nucleo di polizia economico-finanziaria ha deciso di vederci chiaro, ad essere portati via tanti documenti che riguardano l’affidamento diretto per l’evento al Festival di Cannes, documenti che riguardano la gestione dei fondi.
Nessuno dei due assessori, il precedente Manlio Messina, e quello attuale Francesco Scarpinato, entrambi di Fratelli d’Italia, hanno rilasciato dichiarazioni ma al contrario Messina dal suo profilo social fa la vittima: "Mentre qualcuno si lamenta e alza polveroni squallidi sulle risorse spese per promuovere la Sicilia, ma solo perché non possono mettere le mani su questi soldi con i loro amici, noi continuiamo a raccogliere i frutti del grande lavoro fatto.

La Sicilia tra le mete da visitare più ambite al mondo.
Voi raccattate sagre di paese e fuochi d’artificio, noi pensiamo a rendere sempre più grande e conosciuta la nostra Isola nel mondo”.
La spocchiosità dell’assessore era nota già durante il suo mandato regionale, non ha perso il vizio nemmeno da deputato nazionale. Di profilo basso non vuole saperne nulla, stessa cosa per Scarpinato che dovrebbe dimettersi e che invece resta incollato alla poltrona.
Cosa poi entrambi gli assessori hanno contro le sagre di paese non si è capito, come se i piccoli Comuni della Sicilia non avessero diritto a godere di eventi che richiamino tradizioni e culture popolari.

Molto meglio spendere i soldi dei Siciliani e consentire a Fratelli d’Italia di fare passerelle dove altrimenti non sarebbero invitati.
Nel frattempo il governatore dell’Isola ha già sospeso in autotutela tutti gli atti che riguardano questo affidamento diretto, evidentemente le risposte e le motivazioni fornite da Scarpinato non lo hanno convinto.