Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che non è stato sempre presente in Assemblea regionale per la discussione della Finanziaria, ha mostrato soddisfazione per l’approvazione entro i termini.
Si tratta di una Manovra che guarda a sviluppo, lavoro e sociale, approvata nei termini per il terzo anno consecutivo: “Un risultato di grande rilievo-ha detto Schifani- che conferma la solidità dell’azione di governo e il senso di responsabilità del Parlamento regionale. Per il terzo anno consecutivo la Regione approva nei termini gli strumenti finanziari fondamentali, evitando l’esercizio provvisorio e garantendo certezze a cittadini, imprese ed enti locali. Quest’anno il traguardo è stato raggiunto persino prima della manovra nazionale, segno di un deciso cambio di passo nella gestione delle finanze regionali. La manovra - prosegue - si fonda su capisaldi chiari e concreti: sostegno alle imprese, creazione e stabilizzazione del lavoro, rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie, attenzione alle emergenze che colpiscono il territorio e i settori produttivi. È una legge di stabilità che guarda allo sviluppo, alla coesione sociale e alla tutela delle fasce più fragili, senza rinunciare al rigore e alla programmazione. Abbiamo messo in campo misure significative per incentivare gli investimenti, favorire l’occupazione stabile, attrarre e far rientrare competenze in Sicilia, sostenere i Comuni, migliorare i servizi sanitari, affrontare le emergenze ambientali, idriche e sociali, valorizzare il patrimonio culturale e rafforzare infrastrutture e territori”.
Poi il ringraziamento al presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno per la conduzione dell'Aula, al presidente della commissione Bilancio Daidone e all’assessore Dagnino per il lavoro svolto: “Un ringraziamento anche ai deputati di maggioranza per avere condiviso e approvato le norme presentate dal governo. Questa manovra - conclude il presidente della Regione - rappresenta una base solida per costruire il futuro della Sicilia, nel segno di una crescita duratura e sostenibile. L'anno prossimo, dopo la parifica dei rendiconti da parte della Corte dei Conti, potremo utilizzare anche i due miliardi di avanzo con cui abbiamo chiuso l'esercizio precedente per investire ulteriormente per fare crescere la nostra regione”.
Dagnino: manovra che guarda al futuro
L’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, ha sottolineato che si tratta di una “Legge di Stabilità che attua la visione di politica economica del governo Schifani e contiene importanti misure che contribuiranno a migliorare la vita dei siciliani.
L’obiettivo è chiaro: rafforzare l’attrattività del sistema Sicilia destinando le maggiori entrate fiscali derivanti dalla crescita a misure fortemente focalizzate sullo sviluppo per generare nuova crescita. Si stimolano gli investimenti, si attraggono le imprese, si fanno tornare i siciliani e si sostiene l’occupazione stabile”.
Si affrontano, secondo Dagnino, in maniera strutturata alcuni importanti temi come la decontribuzione per le imprese che assumono, l’istituzione della Super Zes siciliana, le misure per richiamare lavoratori sull’Isola, quelle per il rientro dei residenti all’estero, lo sconto sulla tassa automobilistica per i grandi proprietari di auto, le nuove stabilizzazioni e l’incremento delle ore per gli ex precari stabilizzati.
Un risultato a cui si è arrivati attraverso un percorso di concertazione reale-ha detto Dagnino- con le parti sociali, con i rappresentanti delle imprese e con gli enti locali, che ha consentito di raccogliere istanze, armonizzarle e tradurle in scelte coerenti e sostenibili.
Pellegrino: soddisfazione e conferma cambio di passo
Il capogruppo azzurro Stefano Pellegrino esprime grande soddisfazione per l'approvazione nei termini della Legge di Stabilità e del Bilancio Pluriennale 2026-2028: “ Questo risultato conferma un cambio di passo storico nella gestione della nostra Regione e rafforza la solida impostazione liberale e pro-sviluppo del Governo Schifani, perfettamente in sintonia con la linea e la cultura di Forza Italia. Questa finanziaria conferma che oggi la Sicilia guarda al futuro e non più soltanto alle emergenze, ponendo al centro l'impresa, il lavoro stabile, il sostegno ai Comuni e il potenziamento dei servizi ai cittadini, dal sociale alla sanità. In questo successo, il ruolo dei deputati di Forza Italia è stato propositivo e determinante nel sostenere le proposte del Governo. Con il loro lavoro quotidiano, continuano a garantire quel contatto essenziale tra il Parlamento regionale e le istanze dei territori, facendosi interpreti delle necessità delle comunità, delle imprese e della società civile tutta. Forza Italia, con il suo gruppo in Assemblea, continuerà a svolgere con responsabilità questo insostituibile ruolo di collegamento e di proposta, perché questo percorso di rinascita e sviluppo prosegua per tutta la Sicilia.”
Bica: diamo stabilità e dignità ai siciliani
Il deputato di Fratelli d’Italia Beppe Bica parla di una Finanziaria che mette al centro le persone: “Il cuore della manovra è il sostegno all'occupazione, declinato attraverso misure strutturali su diversi fronti. Gli sgravi fiscali per le imprese che assumono a tempo indeterminato, con particolare attenzione a giovani, donne e over 50, rappresentano un investimento sul futuro della nostra Isola. Vogliamo che i siciliani possano realizzarsi qui, senza dover emigrare. Particolarmente significativo – prosegue Bica – è l'articolo 13, che prevede l'aumento di 23 giornate lavorative per i forestali: un provvedimento che garantisce maggiore continuità occupazionale a migliaia di operatori e alle loro famiglie, assicurando al tempo stesso una più efficace tutela del territorio. Con l'articolo 39 abbiamo stanziato le risorse per la stabilizzazione del personale precario dell'ESA, gli ex trattoristi, ponendo fine a una condizione di incertezza che durava da troppo tempo. L'emendamento che aumenta di circa due ore il contratto degli ex LSU dei Comuni rappresenta inoltre un primo passo verso il completamento orario per figure essenziali nelle amministrazioni locali. Questa finanziaria – conclude il deputato – è il frutto di un confronto intenso tra i banchi di Sala d'Ercole. Fratelli d'Italia ha lavorato con responsabilità per costruire una manovra che investe su chi lavora e su chi vuole restare nella propria terra".
Safina-Ciminnisi: serve visione, non scorciatoie contabili
Grazie ad una battaglia condivisa i deputati Dario Safina(PD) e Cristina Ciminnisi(M5S), ed i rispettivi gruppi parlamentari, hanno fermato il tentativo del Governo regionale che ha provato a scaricare sui comuni ex EAS delle province di Trapani, Agrigento e Messina, già in grave difficoltà nell’affrontare la crisi idrica, la questione del debito per le forniture idriche di Siciliacque. I due deputati trapanesi sono intervenuti nella discussione sulla Finanziaria contestando la proposta legislativa con cui il Governo intendeva anticipare a Siciliacque le somme dovute dai Comuni ex EAS per le forniture idriche, per poi recuperarle in dieci anni trattenendole direttamente dai trasferimenti regionali agli enti locali. Proprio a seguito della loro azione l’Esecutivo ha ritirato il testo originario della norma riscrivendolo, senza ulteriori aggravi sulle casse degli enti locali: “Dietro la soluzione che è stata raccontata come tecnica c’era, in realtà, una scelta politica sbagliata nel metodo e pericolosa negli effetti: una scorciatoia contabile – spiegano Safina e Ciminnisi –, priva di una base giuridica solida e destinata a produrre solo nuovi contenziosi e squilibri finanziari. Il punto non è negare che l’acqua vada pagata – sottolinea Safina, che già in commissione bilancio aveva contestato la norma – ma prendere atto che oggi i Comuni non sono gestori del servizio idrico integrato. Lo dicono chiaramente le sentenze della Corte costituzionale e dei TAR. Senza gestione, senza banche dati, senza contatori e letture, non si può pretendere alcun recupero crediti. Significherebbe mettere nei bilanci somme di dubbia esigibilità, paralizzando la spesa corrente e costringendo gli enti a tagliare servizi essenziali”.
Per Ciminnisi, la norma proposta dal Governo Schifani sarebbe arrivata nel momento peggiore: «In provincia di Trapani per anni molti Comuni, pur non essendo formalmente gestori, hanno garantito interventi e manutenzioni per assicurare l’erogazione dell’acqua, senza ricevere alcun rimborso dalla Regione. Oggi siamo finalmente a una fase decisiva, con l’ATI che ha avviato il percorso operativo per individuare il gestore del servizio idrico. Proprio adesso che servirebbe accompagnare i Comuni non sottraendo loro risorse fondamentali, la Regione tenta di sottrarsi alle proprie responsabilità”.
Cisl Sicilia: bene l'approvazione di norme per i lavoratori
Il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, ha commentato il Dpef approvato dall’Ars: "È certamente positivo il varo della Finanziaria entro fine anno, perché così si evita il ricorso all'esercizio provvisorio che per troppi anni ha negativamente segnato i conti pubblici regionali. Positive sono anche le norme approvate in materia di sviluppo, lavoro, sostegno all'imprenditoria e legalità. Auspichiamo che all'inizio del 2026 si proceda con disegni di legge ad hoc in materie cruciali come il welfare e la sanità. Come avevamo già detto - aggiunge La Piana - ci convincono le misure in favore dello sviluppo come la Super Zes e il sostegno al settore edile, così come quelle per l'occupazione giovanile. Siamo soddisfatti per la stabilizzazione dei 270 trattoristi dell'Esa, che la Cisl da anni indica come importante, riteniamo un primo passo avanti l’aumento seppur parziale di ore per i Pip, aumento ovviamente non esaustivo rispetto alle richieste dei sindacati. Anche l’utilizzo dei lavoratori di Almaviva Contact nel Sovracup regionale è certamente un primo tassello il cui iter continueremo a monitorare per una soluzione definitiva di questa vertenza. Bene anche l’approvazione dell’emendamento che inserisce un contributo di 3.000 euro per agevolare l’accesso alle abitazioni in locazione sul mercato privato, proposta avanzata da tempo dal Sicet Sicilia, il sindacato Inquilini Casa e Territorio della Cisl. Positivo l'intervento in favore non solo dei Comuni ma anche dei Consorzi per la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata". Il segretario generale della Cisl Sicilia sottolinea come sia "necessario programmare nel 2026 azioni concrete per il sociale, per l'ambiente, per il welfare e la sanità, per l'innovazione e il settore industriale".