Anna Occhipinti, direttrice del Parco Archeologico di Marsala, in queste settimane ci sono state polemiche sul Parco e sulla fruizione della Plateia Aelia. C’è stata una dichiarazione della deputata Ciminnisi, una petizione di alcuni cittadini che vorrebbero l’apertura del viale, e anche l’amministrazione Grillo spinge in questa direzione. Cosa ci può dire in merito?
Il viale della Plateia Aelia del Parco Archeologico è aperto, non è precluso: è precluso solo l’attraversamento. Il nostro Parco non è una scorciatoia per poter arrivare più rapidamente al mare con la tovaglia in spalla e le ciabattine, oppure per raggiungere i locali sulla costa. Il nostro è un Parco che merita rispetto: è aperto, anzi, apertissimo al pubblico. Con tutte le mie forze ho voluto – e ci sono riuscita – aprire la biglietteria in prossimità di Porta Nuova, che per tanto tempo è rimasta chiusa. Ora tutta la città e i turisti possono entrare per visitare e ammirare il Parco con una facilitazione ulteriore, mentre prima si poteva accedere solo dal Baglio Anselmi.
Sottolineo: il Parco è aperto, anzi apertissimo. È precluso solo il suo attraversamento, perché non può essere considerato alla stregua di una scorciatoia, che agevolerebbe poche persone e non l’intera città. Ricordo che tutti i marsalesi che portano un turista in visita entrano gratuitamente al Parco: più aperto di così, non sapremmo cosa fare. Siamo un Ente regionale, con un bilancio e dei costi da sostenere per il mantenimento del sito, e dobbiamo rispettare con attenzione tutte le prescrizioni che il Dipartimento ci impone.
Con il Comune di Marsala ci sono stati alcuni botta e risposta riguardo ai lavori all’interno del Parco. L’amministrazione Grillo sostiene che abbiate aggiunto dei lavori non previsti; lei ha replicato con una nota affermando che non è così. Ci può chiarire la situazione?
Con la finanziaria del 13 agosto 2024 è stato concesso un finanziamento regionale di 83 mila euro in favore del Comune di Marsala, per il ripristino dei corpi illuminanti della Plateia Aelia. Con la legge 27 del 18 novembre 2024 si specificava che i lavori dovevano essere avviati entro l’esercizio 2024 e rendicontati entro giugno 2025.
Solo il 20 febbraio l’impresa, il sindaco Grillo e il geometra Parrinello sono venuti al Parco. Il 28 febbraio è arrivata la richiesta dei dati da inserire nel pannello per la comunicazione di inizio lavori, e li ho forniti il 3 marzo, dando tutte le indicazioni richieste.
Siamo a maggio, e il pannello non è stato ancora affisso. Alla fine di marzo l’impresa si è accorta che i lavori – che fino a quel momento non erano mai stati avviati – non potevano essere eseguiti perché si era verificato uno smottamento nella Plateia Aelia, a causa delle piogge. A quel punto si è reso necessario realizzare un muretto di contenimento. Ho sollecitato personalmente la realizzazione di questo muro, dando anche la disponibilità del Parco a contribuire economicamente, qualora le risorse previste per la sostituzione dei paletti in acciaio per l’illuminazione non fossero sufficienti. Il 2 aprile ho inviato una nota al Comune e stiamo ancora aspettando.
Non capisco quale possa essere la responsabilità del Parco, visto che i lavori potevano iniziare a gennaio e non sono mai stati avviati.
Qui la video intervista coompleta alla direttriche del Parco Archeologico di Marsala, Anna Occhipinti