Passeggiando tra Storia e Inciviltà: riflessioni su una giornata a Marsala
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La bella giornata di ieri, 17 maggio 2025, invitava a fare due passi nel centro della città. La prima novità di cui compiacersi con l'Amministrazione comunale è il ripristino dei pannelli illustrativi dello scavo archeologico nell'area di San Girolamo. Essi, oltre a soddisfare gli studiosi che manifestano interesse per la storia di Lilibeo, conferiscono al sito archeologico la dignità e il rispetto dovuti ai beni culturali.
Ma dopo pochi passi, ecco che mi imbatto in una bottiglia di birra abbandonata tra i ruderi del periodo punico da un ignoto, incivile concittadino, il quale aveva a un metro di distanza l'apposito contenitore per il vetro, situato nel settore verde.
Proseguo la passeggiata e raggiungo Piazza Goffredo Mameli, invasa dal sole, e noto con dispiacere che la nuova pavimentazione comincia a essere punteggiata dalle gomme da masticare, di cui altri ignoti concittadini "ruminanti" si disfano impunemente.
Quest’ultimo segno di inurbanità mi richiama alla memoria un’immagine del dopoguerra: le capre che venivano munte davanti agli usci delle case, e qualche pastore che riusciva persino a farle salire sui gradini della scala per mungerle al primo piano. Allora le strade erano ovviamente invase dagli escrementi degli animali, simili – nella forma e nella presenza diffusa – alle attuali gomme da masticare che oggi deturpano le vie del centro.
Il "cassero", ovvero Via XI Maggio 1860, è il tratto più ricco di tali “patacche” che nessuno mai riuscirà a rimuovere. Rifletto sul fatto che, mentre un tempo gli spazzini con le apposite scope riuscivano a mantenere le strade pulite, le gomme abbandonate sulle basole di marmo vi restano incollate per un tempo indefinito.
E mi domando: "Se per ogni gomma lasciata cadere sulla pubblica via ci fosse una sanzione di dieci euro, la mia cara Marsala non diventerebbe miliardaria?"
Elio Piazza