La Riserva Naturale dello Zingaro è nuovamente al centro delle preoccupazioni per la sua vulnerabilità agli incendi. A lanciare l'allarme è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi, che ha presentato un’interrogazione urgente al governo della Regione Siciliana denunciando una gestione inadeguata e l’assenza totale di misure di prevenzione.
«Un incendio ha distrutto ettari di vegetazione nei pressi del Parco Urbano Misericordia di Valderice. È l’ennesimo campanello d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare. Intanto, nella Riserva dello Zingaro – la più antica della Sicilia – si persevera nell’inerzia: nessun viale parafuoco, sentieri chiusi, e un organico insufficiente. Se scoppiasse un incendio, non ci sarebbe nessuno a fermarlo».
La deputata denuncia in particolare l’assenza di un piano operativo antincendio e le gravi difficoltà operative del personale: «Chi lavora nella riserva – continua – non riesce nemmeno a garantire la manutenzione ordinaria, figuriamoci affrontare un’emergenza. I sentieri “Alto” e “Mezza Costa” sono chiusi da settimane, una chiusura che cela l’incapacità di intervenire su vegetazione secca e percorsi di sicurezza».
Ciminnisi ha ricordato i devastanti incendi del 2020 che colpirono duramente la Riserva, sottolineando come la storia rischi di ripetersi a causa dell’immobilismo delle istituzioni: «Ci stiamo avviando verso una replica di quel disastro, senza che siano state messe in campo risorse, uomini o piani operativi. È inconcepibile che un patrimonio di biodiversità di questo valore venga lasciato in balia del fuoco».
Da qui l’appello: «Servono interventi urgenti, concreti e immediati. L’estate è alle porte e le prime fiamme sono già arrivate. Non possiamo permetterci di aspettare l’ennesima tragedia per intervenire». L’interrogazione depositata da Ciminnisi punta a ottenere chiarimenti su risorse, piani di prevenzione, stato della manutenzione e misure operative previste per la stagione estiva, con l’obiettivo di tutelare uno dei gioielli naturalistici più preziosi della Sicilia.