Trapani dice no ai botti di Capodanno: divieti, regole e sanzioni
Capodanno senza botti a Trapani: divieti, regole e sanzioni. Il Comune dice no ai fuochi fai-da-te
Trapani dice no ai botti di Capodanno. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, il Comune lancia un appello chiaro ai cittadini: niente fuochi improvvisati, niente esplosioni domestiche, niente rischi inutili. Una scelta che riguarda sicurezza pubblica, tutela degli animali, salute e ambiente.
“L’uso dei botti rappresenta una minaccia concreta non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per l’ambiente e per gli animali”, evidenzia il sindaco Giacomo Tranchida, che invita la città a festeggiare in modo diverso, più silenzioso e responsabile.
Perché dire no ai botti
I rischi sono noti e si ripetono ogni anno:
- Rumore assordante, che provoca stress e panico soprattutto in anziani, bambini e persone con disturbi sensoriali.
- Animali terrorizzati, che fuggono, si feriscono o muoiono per lo spavento
- Inquinamento dell’aria, con polveri sottili, metalli pesanti e residui tossici.
Incidenti e incendi, spesso causati da fuochi illegali o usati senza competenze.
Cosa è consentito e cosa no
Il Comune richiama due documenti fondamentali messi a disposizione dei cittadini.
1) Codice di comportamento per l’uso responsabile dei fuochi d’artificio
I prodotti F1 sono a basso rischio e acquistabili dai maggiori di 14 anni.
I prodotti F2 sono acquistabili dai maggiori di 18 anni, ma devono essere usati solo all’aperto, lontano da persone, ospedali, strutture sanitarie, animali e aree boschive.
È vietato l’uso da balconi e terrazze.
Nella notte del 31 dicembre, l’uso deve terminare entro le ore 02 del 1° gennaio.
I prodotti F3 richiedono porto d’armi o nulla osta del Questore.
I prodotti F4 sono solo professionali e riservati a operatori specializzati con autorizzazione.
2) Comportamenti vietati e sanzionati
La normativa è severa e le sanzioni sono pesanti:
Fabbricare o vendere fuochi illegalmente: arresto fino a 18 mesi e ammende.
Vendere articoli pirotecnici senza licenza: arresto e multa.
Vendere fuochi professionali o di categoria F3 a persone non autorizzate: arresto fino a 3 anni e multe fino a 300 mila euro.
Vendita per corrispondenza di petardi e fuochi professionali: arresto da 1 a 3 anni e ammende fino a 150 mila euro.
Immettere sul mercato fuochi non conformi: reclusione fino a 3 anni e multe fino a 100 mila euro.
L’appello del Comune
L’amministrazione invita a rinunciare ai botti domestici, anche a quelli considerati “innocui”, e a preferire eventi organizzati, spettacoli professionali o forme alternative di festa: musica, luci, iniziative di comunità.
“Un Capodanno senza botti non è meno festoso – sottolinea Tranchida – è più sicuro, più inclusivo e più rispettoso. Meno rumore, ma più gioia condivisa”.
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