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11/05/2014 06:05:00

Via libera alla cassa integrazione per 197 lavoratori del Gruppo 6 Gdo

Dopo diversi mesi di attesa, sarà corrisposta a 197 lavoratori del Gruppo 6 Gdo l'indennità prevista dalla cassa integrazione guadagni straordinaria, attivata da agosto. A renderlo noto è il segretario della Filcams Cgil di Trapani Anselmo Gandolfo che nei giorni scorsi, dopo aver sollecitato il Ministero del Lavoro a procedere alla firma del decreto per la cigs, aveva chiesto all'Inps di Trapani di accelerare l'iter burocratico per l'erogazione delle somme alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo della grande distribuzione (Despar e 6Store) confiscato al mafioso Giuseppe Grigoli. «Si tratta - ha detto il segretario della Filcams Cgil - di un primo importante passo che darà un pò di sollievo, in termini economici, alle lavoratrici e ai lavoratori. Siamo, però, in attesa di risposte concrete circa il futuro del Gruppo e il mantenimento dei livelli occupazionali. Entro il 25 maggio, termine entro il quale scadrà il concordato l'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata dovrà trovare soluzioni adeguate individuando uno o più imprenditori disposti a rilevare il Gruppo e con esso tutti i dipendenti».

Tre settimane fa a Castelvetrano Cgil, Cisl ed Uil, insieme ad un cartello di associazioni, sono scese in piazza per ribadire il loro 'no' alla mafia ed affermare il diritto al lavoro, la legalità e la solidarietà. Il ricco portafoglio di Grigoli, la confisca contò ricchezze per oltre 700 milioni di euro, si è assottigliato a tal punto da non garantire sopravvivenza nemmeno al più piccolo dei supermercati del gruppo Despar.

C'è sul tavolo una  proposta di revoca dell’incarico di amministratore giudiziario a suo tempo conferita al dott. Nicola Ribolla. A lui sono state contestate “gravissime inadempienze”. Qualche giorno addietro dinanzi al collegio del Tribunale delle Misure di prevenzione è stato avviato il previsto procedimento. L’elenco delle “malefatte” è stato contestato al dott. Ribolla, sostanzialmente il comune denominatore alle diverse voci è quello di “avere agito senza consultare i giudici”. La proposta di revoca riguarda l’amministrazione giudiziaria di due società essenziali alla sopravvivenza del Gruppo 6 Gdo: la Stegicom e la Logicom, le società cui fanno riferimento i centri commerciali Eurospar e Interspar. Nello specifico Ribolla ha inviato ai lavoratori di queste società lettere di licenziamento senza comunicare preventivamente la decisione al Tribunale delle Misure di prevenzione, trattandosi peraltro di società ancora sottoposte a sequestro e non confiscate, e ancora: le contestazioni riguardano “debiti occultati”, mancata definizione dei bilanci societari, modifiche gestionali, procedure per concedere in affitto i rami gestionali delle aziende, avvio di trattative per affidare ad altre società le due società, in una sola parola al Tribunale non è stato segnalato per tempo lo stato di crisi. L’udienza proseguirà il prossimo 21 maggio. Bisognerà attendere quella udienza per sapere cosa risponderà l’amministratore giudiziario Ribolla. Ma l’aria che tira è quella che i giudici non hanno intenzione di accettare di trovarsi inermi dinanzi ad una crisi che sarebbe stata causata per alcuni versi dall’amministratore giudiziario. L’agenzia nazionale dei beni confiscati nei mesi scorsi ha anche fatto un passaggio preciso quello di affiancare all’amministratore giudiziario un suo consulente, l’avv. Gemma, questi ha in parte assolto al suo incarico segnalando le inadempienze riscontrate, anche da ciò è scaturito il procedimento di revoca. Ad allarmare la magistratura in particolare era stata la sollecitazione che lo stesso amministratore aveva inviato al Tribunale perché nel giro di 48 ore venisse concesso il nulla osta alla cessione delle due società, insieme all’intero gruppo Despar, ad una società commerciale improvvisamente comparsa sul tavolo delle trattive per rilevare le imprese di Grigoli e Messina Denaro.



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