La Fondazione San Vito Onlus, impegnata da anni nel favorire positivamente la conoscenza tra donne e uomini di diversa cultura e appartenenza religiosa, organizza per l’anno pastorale 2009-2010 un percorso culturale denominato: “Dimmi perché credi. Viaggio alla riscoperta del Cristianesimo e delle Religioni più diffuse nel mondo”.
L’iniziativa servirà a dare attuazione all’invito che il Vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, ha lanciato nel nuovo piano pastorale “Comunicazione e missione”: “L’incontro con persone portatrici di differenti sensibilità religiose deve indurre a promuovere, favorire e sostenere, anche a livello popolare, una sempre più puntuale e consapevole conoscenza degli elementi fondamentali della nostra fede, come pure un’adeguata informazione circa le differenti religioni, perché non vi può essere incontro autentico, dialogo rispettoso e scambio costruttivo tra realtà diverse, se si parte da situazioni di ignoranza o di confusione”.
La partecipazione agli incontri è gratuita. La proposta formativa sarà arricchita dall’ascolto di testimonianze di credenti delle differenti confessioni religiose. Uno spazio informativo adeguato sarà dato inoltre alle dottrine devianti delle principali “sètte” e all’operato dei “falsi guaritori”.
Per iscriversi e per ulteriori informazioni: tel. 338.2372766 - fondazionesanvito@tiscali.it
Domande e risposte a Don Francesco Fiorino, curatore del percorso formativo
Quale la finalità di questo percorso?
Per dialogare costruttivamente con persone di una religione diversa dobbiamo avere chiare le nostre “radici”, dobbiamo essere ben radicati nella nostra fede cristiana. Conoscere meglio il cristianesimo e le altre religioni significa comprendere la storia e le espressioni culturali più significative dello sviluppo dei popoli. Diceva qualche anno fa l’allora cardinale Ratzinger: “L’incontro tra le religioni non può avvenire nella rinuncia alla verità, ma è possibile solo mediante il suo approfondimento. Lo scetticismo non unisce. Vanno incoraggiati invece il rispetto profondo per la fede dell’altro e la disponibilità a cercare, in ciò che incontriamo come estraneo, la verità che ci può concernere e può correggerci e farci progredire”.
Può spiegarci brevemente il titolo “Dimmi perché credi”.
Non è possibile eludere il problema delle ragioni che spingono ad adottare o meno una particolare fede religiosa. Il cristiano, nel mondo globalizzato di oggi, descritto come una specie di “supermercato delle religioni”, deve sentire l’esigenza di mostrare - anzitutto a se stesso - la novità e la bellezza del Vangelo di Cristo. Devo saper comunicare a tutti le ragioni e la credibilità della mia fede cristiana.
Da cosa si distingue una sètta dalle religioni?
Il gruppo settario si caratterizza come:
- un circolo chiuso
- in opposizione all'ambiente esterno (che viene demonizzato)
- se derivato da una Chiesa (secta=tagliata via) si colloca in opposizione anche alla Chiesa di origine
- esageratamente autoritario
- accentratore (nel leader risiedono tutti i poteri)
- disunisce dalla famiglia e dai parenti ed amici
- usa metodi spesso coercitivi (di indottrinamento e di conduzione)
- assolutizza ogni più piccolo particolare
- non tollera né dialogo né dissenso interno
- se "cristiana" legge la Bibbia con metodo fondamentalista e perciò travisandola
- usa la Bibbia per confermare la dottrina preconcepita non per ricavare dalla Bibbia la dottrina
- espelle spietatamente chiunque possa intaccare la sicurezza dottrinale
- spinge a un frenetico attivismo (rendi per ciò che fai non per ciò che sei)
Desidero precisare che oggi il termine sètta ha assunto socialmente un concetto offensivo si suggerisce di non usarlo (se non per le sette criminali e sataniche) e di preferire termini come "Nuovi Culti o “Movimenti Religiosi Alternativi"
Ma il satanismo esiste davvero?
Il satanismo esiste, anche dalle nostre parti, sebbene non sempre legato alla realtà chiamata «satana». Infatti ci sono diverse forme di satanismo: quelle che combattono ogni forma di religione specialmente il cristianesimo ed eleggono satana come loro dio supremo a cui giurano fedeltà; quelle che negano la realtà «satana», negano Dio e, con i loro riti magici, vogliono fare di ogni seguace un dio. C’è poi il cosiddetto satanismo “acido” dove i riferimenti satanici sono un pretesto per drogarsi e per vivere una condotta sessuale senza alcun regola, anzi con lo sfruttamento di persone deboli e insicure Il satanismo è un fenomeno di discrete dimensioni, difficile da censire numericamente perché oltre alle sètte dichiarate, ci sono gruppi e gruppuscoli che mantengono l'anomimato. Il fenomeno è da prendere in seria considerazione specialmente per la sua pericolosità, lo provano i delitti commessi dai satanisti. Punto comune dei vari gruppi è l'esaltazione della violenza, dell'egoismo, del disprezzo per ogni forma di rispetto altrui, di bontà, di amore; prevale la legge del più forte e il disprezzo del debole. Occorre fare una forte opera di prevenzione a cominciare dall’ambiente familiare.
Parlerete anche di “falsi guaritori”…
Ci sono diverse persone nel nostro territorio provinciale che vengono attratte da “personaggi” (che pretendono di “curare e guidare” i loro adpeti. Allontano gradualmente le persone dalla Chiesa o dalla loro fede, dalle necessarie cure mediche e persino dagli affetti familiari per “impossessarsi” della loro libertà e dignità personale. Gli interventi (pranoterapia, massaggi energetici, reiki e “tecniche simili”) di questi “personaggi” sono comportamenti "superstiziosi" e "senza alcun fondamento scientifico" e soprattutto e dal punto di vista cristiano vogliono ridurre la grazia di Cristo ad un semplice autosviluppo e autosalvezza incentrata esclusivamente su un presunto benessere psicofisico (effetto placebo).
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