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26/02/2010 05:09:43

Due eccezionali interventi chirugici a Marsala e a Mazara

Il paziente è stato sottoposto ad una “pelviglossectomia anteriore per via transmandibolare” (eliminazione del cancro con asportazione della lingua e del pavimento della bocca) con svuotamento latero-cervicale funzionale bilaterale (asportazione dei linfonodi). Si è proceduto anche alla ricostruzione del pavimento della bocca mediante un lembo micro-vascolare prelevato dall’avambraccio sinistro del paziente che è stato anche sottoposto a tracheotomia.

 

Il complesso intervento di microchirurgia, durato ben 16 ore, è stato eseguito da una equipe di cinque specialisti dell’U.O. di Otolinolaringoiatria del Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele III°” di Salemi guidata dal primario Dr. Mario Galfano e composta dai Dottori Lillo Bascio, Emanuela Calò, Antonio Dolores e Franco Giacalone, assistiti dai ferristi Giulio Zummo e Vincenzo Di Girolamo e dal capo-sala Vito Pizzolato.

Un ruolo importante durante il lungo intervento e nella fase post-operatoria ha avuto l’assistenza anestesiologica fornita dal Dr. Gaspare Pumilia, responsabile del Servizio di Anestesia del presidio ospedaliero di Marsala, e dal Dr. Sandro Tomasello. Durante l’operazione, infatti, il paziente è stato sottoposto a ipotensione controllata per evitare il sanguinamento e a tecniche d’avanguardia volte a mantenere in equilibrio tutte le funzioni vitali. Per l’occasione è stato istituito un posto tecnico di rianimazione al fine di assistere adeguatamente 24 ore su 24 il paziente che si trova tutt’ora monitorato ma in ottime condizioni.

Data la particolare complessità dell’intervento, e in linea col Piano di rimodulazione della rete ospedaliera provinciale, la direzione strategica dell’A.S.P. ha autorizzato l’esecuzione dello stesso presso la nuova struttura ospedaliera marsalese.

“Già da un pò di tempo, sfruttando l’esperienza da me acquisita presso l’Istituto Tumori di Roma, – dichiara sull’argomento il Dr. Mario Galfano – abbiamo aperto in provincia di Trapani questo filone riguardante la chirurgia dei tumori del distretto cervico-facciale essendo pochissimi in Sicilia i centri dove viene eseguita e per offrire un nuovo servizio di qualità ai cittadini della provincia. Le possibilità che offre il nuovo presidio ospedaliero di Marsala ci consentiranno di incrementare ulteriormente questa attività anche perché è nostra intensione elevare ulteriormente il livello di specializzazione della nostra equipe, evitando così sempre di più i ‘viaggi della speranza’ da parte dei cittadini “.

Buone notizie anche da Mazara del Vallo. «Un intervento di altissima chirurgia», così è stato definito da molti addetti ai lavori un intervento effettuato con grande successo presso la Chirurgia Generale dell'«Abele Ajello». Si è trattato di un intervento per la correzione di una voluminosa ernia jatale para-esofagea. La paziente, B.R. di anni 87, presentava da mesi una imponente sintomatologia con difficoltà respiratoria, vomito e impossibilità di alimentarsi a causa dello scivolamento nel torace dello stomaco e lo strozzamento dello stesso.
L'intervento, è stato eseguito totalmente in «laparoscopia», con strumenti endoscopici, guidati elettronicamente dall'esterno. L'intervento ha così consentito il riposizionamendo dello stomaco nella cavità addominale, nella plastica dei pilastri del diaframma rinforzata dal posizionamento della protesi e nella plastica antireflusso. L'intervento è stato eseguito dal primario dell'Unità di Chirurgia, dr. Antonino Ferro, supportato dai dottori Nicola Barbera e Bernardo Molinelli, dallo strumentista Giuseppe Palumbo e da una equipe di anestesisti composta dai dottori Antonio Siracusa e Silvio Vitale.
L'intervento non rappresenta un caso isolato, già da qualche anno lo stesso nosocomio mazarese è stata sede di diversi interventi complessi in ambito non solo chirurgico ma anche cardiologico ed ostetrico, cosicché da tempo è stato auspicata la predispostone nello stesso Ospedale "Ajello" di un sistema di sorveglia post-operatoria (24/48 ore) intensiva per potere garantire l'assistenza ai pazienti che hanno subito interventi dalla durata di oltre 4/5 ore.