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31/03/2010 09:03:41

Valderice: Libri, oggi la presentazione di la "Storia presa per la gola" di Antonino Tobia

Oltre all'autore ed al Sindaco di Valderice, Camillo Iovino, interverrà lo chef Peppe Giuffrè, editore del libro.valderice.jpg
Nel volume, con prefazione di Francesca D'Orazio Buonerba dell'Accademia Italiana della Cucina ed autrice di “Pasta in a work”, Antonino Tobia, grande umanista e profondo conoscitore della storia siciliana, descrive la "sua" Trapani e la "sua" Sicilia gastronomica. Lettura, che appassiona dalla prima all'ultima pagina, con l'esaltazione della cucina siciliana-trapanese, tra mito e storia, con descrizioni sempre documentate di quelli che sono dei veri e propri capolavori d'arte culinaria.
La storia della Sicilia si può, quindi, ricostruire o meglio approfondire, come tanti emeriti studiosi hanno fatto, anche attraverso la sua variegata gastronomia, la cui eccellenza oggi è riconosciuta in Italia e nel mondo.
La cucina, infatti, fornisce, al pari dell'archeologia, reperti da esaminare, che aiutano a stabilire i vari e complessi movimenti dei popoli con la loro evoluzione, e offre agli studiosi testimonianze valide di usi, costumi e tradizioni.
Un libro da leggere tutto d'un fiato. Fra le righe, l'invito a ciasciuno di noi, a ricercare fra le sue pagine il proprio passato gastronomico e farlo proprio nella quotidianità, portando a tavola la semplicità e la genuinità dei piatti della tradizione.
Cenni biografici:
Antonino Tobia è nato a Trapani, dove vive e lavora. Laureato in Lettere classiche, si è dedicato all'insegnamento nei licei, occupandosi anche di formazione dei docenti. Ha concluso la sua carriera scolastica da dirigente. Ha pubblicato un saggio critico su Grazia Deledda (Roma, 1971) e una raccolta di Temi letterari su autori italiani dell'Ottocento e del Novecento e su alcuni canti del Paradiso dantesco (Seregno – MI, 1989). Suoi articoli, recensioni e saggi letterari sono pubblicati in diverse riviste. Attualmente ricopre l'incarico di presidente della Libera Università “Tito Marrone” di Trapani.