E’ la paradossale situazione venutasi a creare per l’assenza alla Regione di funzionari istruttori – che erano tutti assunti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, attualmente non rinnovato – che mette seriamente a rischio la stagione estiva nella località di villeggiatura.
Il Sindaco Girolamo Fazio si è recato presso l’Assessorato Territorio ed Ambiente, al fine di sollecitare il rilascio dell’autorizzazione per la rimozione delle alghe ed ha ricevuto la comunicazione dell’impossibilità da parte della Regione di intervenire per mancanza di personale che deve istruire la pratica.
Una recente circolare emessa dall’Assessorato Territorio ed Ambiente dispone che le alghe che si accumulano sugli arenili non possono essere rimosse se non viene rilasciata apposita autorizzazione dalla Regione, a seguito di presentazione di un progetto specifico da parte dell’Ente che effettua i lavori.
L’Amministrazione aveva dunque redatto il progetto, aveva individuato, tramite avviso pubblico, il lotto di terreno in cui trasferire temporaneamente le alghe, come prevede la norma, ed aveva presentato il progetto stesso alla Regione per ottenere l’autorizzazione alla rimozione del materiale dall’arenile di Marausa, indicando il luogo in cui le alghe si trovavano e quello in cui sarebbero state trasportate.
Dopo avere sollecitato il rilascio dell’autorizzazione, il Sindaco, recandosi direttamente in Assessorato, ha appreso che, non essendovi funzionari istruttori, che potessero definire la pratica, l’autorizzazione non può essere rilasciata e le alghe non possono essere rimosse.
“E’ una situazione assurda – ha detto il Sindaco -. Nonostante la tempestività dell’Amministrazione affinché la spiaggia di Marausa potesse essere fruibile prestissimo, i cittadini che villeggiano in quella zona quest’estate potrebbero ritrovarsi con l’arenile ancora invaso dalle alghe portate dalle mareggiate invernali, a causa dell’inattività della Regione. L’Amministrazione, da parte sua, continuerà a sollecitare il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Assessorato, imprescindibile per gli interventi di pulizia dell’arenile, affinché possa essere fruibile. Spero che i cittadini che villeggiano nella zona di Marausa, quando vedranno ancora la spiaggia piena di alghe che non possono essere rimosse, protestino nei confronti della Regione e non se la prendano con il Comune che non può fare più di ciò che ha già tempestivamente fatto”.